[24/04/2012] News

La Corea del nord prepara un esperimento nucleare. Putin: «No all’allargamento del club atomico»

Ora anche per i militari russi l’Iran «Rappresenta una minaccia nucleare»

Il regime nazional-stalinista della Corea del nord sta facendo i preparativi per un nuovo esperimento nucleare che potrebbe avvenire molto presto. Secondo una fonte che sembra vicina al regime di Pyongyang, la stessa che aveva annunciato il primo esperimento nucleare nordcoreano del 2006 poco prima che avvenisse, la cosa avverrà «Prossimamente, i preparativi sono praticamente finiti». 

I servizi segreti sudcoreani, subito ripresi dai media di Seoul,  dicono che si tratterà di un esperimento nucleare sotterraneo. I dati in possesso dei sudcoreani sono stati ottenuti grazie ad immagini satellitari  che mostrano attività nello stesso poligono nucleare nordcoreano dive erano già stati fatti esperimenti nucleari.

Le notizie sulla nuova avventura atomica della dittatura nordcoreana si son o fatte sempre più insistenti dopo che Pyongyang  ha lanciato il missile balistico "Unha-3"  con a bordo un satellite il 13 aprile, subendo un clamoroso fallimento. I pezzi del razzo sono caduti al largo della penisola coreana ma diversi Paesi, a partire da Usa, Giappone e Corea del sud, avevano accusato Pyongyang di aver lanciato in realtà un missile balistico in grado di portare una testata nucleare.

L'affamata ed impenetrabile Corea del nord si è dichiarata potenza nucleare fin dal  2005 ed ha effettuato almeno due test, nel 2006 e nel 2009, fregandosene delle proteste della comunità internazionale e delle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu che chiede anche al regime di rinunciare agli esperimenti nucleari e di tornare al tavolo negoziale sulla denuclearizzazione della penisola coreana.

Intanto (mentre tutto il mondo ignora bellamente il recente lancio di un missile balistico "nucleare" da parte dell'India) si muove la Russia, un Paese di solito defilato sui temi nucleari, anche perché è un ben noto mercante di nucleare e dotato di migliaia di testate atomiche. Oggi il primo ministro e futuro presidente russo Vladimir Putin  ha detto durante una visita al centro di ricerca nucleare di Sarov, nelle ragione di Nijni Novgorod, che «La Russia è ostile ad un aumento del numero delle potenze nucleari. Non bisogna allargare il club nucleare, noi siamo davvero contrari. Questa strada aumenterebbe i rischi legati alla stabilità internazionale, perché altri Paesi vorranno avere un potenziale nucleare. Le tecnologie per la creazione di un'arma nucleare oggi non presentano alcun problema». 

Anche secondo il vice-premier russo Dmitri Rogozin, che è ministro per il complesso militare-industriale,  «Un allargamento del club delle potenze nucleari, soprattutto per l'adesione di Stati che non hanno fino ad oggi  garantito ai loro vicini ed ai loro partner che possono trattare con loro, è proprio questo tipo di allargamento che ci pone un grosso problema. Se un Paese pensa di creare un'arma di distruzione di massa, dovrà parallelamente mettere a punto un propulsore per quest'arma. Voglio dire che un'arma di distruzione di massa non vale niente se non si è capaci di inviarla su un territorio avversario. I tentativi della Corea del nord di far aumentare la portata e la precisione dei suoi missili che possono portare l'arma di distruzione di massa sono un segreto di pulcinella e la Russia non ha illusioni al  riguardo». 

E a quanto pare la Russia non ha illusioni nemmeno su un Paese che conosce ancora meglio, l'Iran , al quale ha fornito la tecnologia nucleare: «L'Iran rappresenta una minaccia nucleare» ha detto il capo di stato maggiore generale delle foirze  armate russe, il generale Nikolai Makarov, in un'intervista al network televisivo Russia Today. Una dichiarazione clamorosa, la prima di questo genere da parte di un alto dirigente  russo, figuriamoci da parte di un militare.  «Noi sorvegliamo attentamente lo sviluppo delle capacità nucleare di numerosi Paesi - ha continuato Makarov - L'analisi condotta con gli americani ha confermato che la minaccia (nucleare iraniana) esiste e che uno scudo antimissile è necessario».

Un bel cambiamento, foriero di molte conseguenze, visto che prima il ministero della difesa russo  aveva sempre dichiarato che non esisteva nessuna minaccia nucleare per la Russia e l'Europa  da parte della Corea del nord e dell'Iran, perché non sarebbero in grado né di produrre testate nucleari né i vettori per portarle così lontano.

Intanto l'Iran annuncia che «Il missile Golfo Persico, progettato e prodotto interamente dai ricercatori iraniani funziona in modo diverso rispetto alla tendenza comune ed è dotato di un design unico che è in grado di rendere inefficaci le tattiche nemiche». Lo ha rivelato, citato dall'agenzia di stampa Fars l'ammiraglio Ali Fadavi, comandante del Corpo navale delle Guardie della rivoluzione Islamica, che ha aggiunto: «Nei primi mesi del 2011, l'Iran ha iniziato la produzione di massa del missile anti-nave Golfo Persico che è stato progettato per distruggere obiettivi e forze ostili in mare. Il proiettile supersonico, dotato di una testata da 650 kg, è immune alle intercettazioni e dispone di sistemi di alta precisione. l'Iran possiede la tecnologia per lanciare razzi superveloci anti-sottomarini che possono viaggiare alla velocità di 100 metri al secondo sotto l'acqua, rendendo il paese secondo subito dopo alla Russia a possedere la tecnologia».

Il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran, Ramin Mehmanparast, ha avvertito che «Le nouve sanzioni americane contro Teheran rischiano di colpire i prossimi negoziati sul nucleare con i 6 mediatori internazionali previsti a maggio a Bagdad. Ogni decisione presa dall'Occidente, soprattutto dagli Usa e dall'Euriopa dell'Ovest, può avere delle ripercussioni sull'atmosfera dei negoziati (...) Noi consideriamo ogni forma di sanzione come una misura negativa ed un errore. Un ritiro delle sanzioni illegittime può contribuire a risolvere i problemi durante la prossima riunione. Questa scelta sarebbe un progresso in grado di ripagare gli errori del passato».

Ma ora al club occidentale che accusa l'Iran di volersi buttare nell'avventura del nucleare militare si aggiungono anche gli amici russi... che di nucleare iraniano se ne intendono più di tutti, visto che sono i fornitori di fiducia della Repubblica Islamica.  

 

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