[18/04/2012] News toscana

Luci e ombre del trasporto ferroviario regionale in Toscana: presentato il report 2011

L'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao (foto) ha presentato questa mattina i dati del Report sull'andamento del trasporto ferroviario regionale nel 2011, un monitoraggio portato avanti dagli uffici regionali e Trenitalia per fotografare l'evoluzione del servizio, capire quali sono i suoi punti di forza e le criticità in modo da poter orientare meglio le politiche relative al settore.

I dati a consuntivo mostrano un 2011 positivo, favorito anche dalla crisi economica e dal caro carburante che ha fatto cambiare (in meglio) abitudini ad una porzione rilevante di cittadini, che hanno lasciato l'auto per salire sul treno. In estrema sintesi: i passeggeri sono aumentati del 7,5% (ogni giorno in Toscana si spostano in treno oltre 200.000 persone); i treni sono più puntuali (+1,4% rispetto al 2010) anche se rimane una sensibile differenza tra le linee elettrificate, dove la puntualità è salita addirittura del 3,6%, e quelle non elettrificate (Faentina, linee senesi, Lucca-Aulla, Cecina-Saline di Volterra), dove si è registrato addirittura un calo dell'1,5%; minor numero di soppressioni (-0,22%); più controlli e più pulizia.

«Ma questi risultati non ci bastano - ha detto l'assessore - la Regione sta lavorando per dare una svolta significativa alla qualità del servizio offerto ai nostri pendolari. Per questo abbiamo investito in nuovi treni e con essi crediamo di riuscire a migliorare il comfort del viaggio ed anche di abbattere ulteriormente le percentuali di ritardi e soppressioni».

Secondo quanto riportato nel rapporto, le "ombre" riguardano in particolare le prestazioni sulle linee non elettrificate, dove gli utenti devono quotidianamente scontrarsi con una bassa puntualità e problemi di affollamento, disagi dovuti in larga parte all'età avanzata del materiale rotabile ma anche a difficoltà nel coordinare l'orario ferroviario con il sistema di sicurezza Ssc (Sistema di supporto alla condotta). Le situazioni più difficili si sono riscontrate sulla linea Siena - Firenze (soppressioni + 0,4%, puntualità - 3,6%), sulla Siena - Chiusi (soppressioni + 0,1%, puntualità - 2,7%), sulla Faentina (puntualità - 2,1%) e sulla (Lucca - Aulla, puntualità 85%). I disagi su queste linee si sono concentrati soprattutto nei mesi di giugno e luglio, e per questo motivo il ‘bonus abbonati' previsto a parziale compenso per i disagi subiti è stato portato per questi due mesi dall'abituale 20% al 50% del prezzo dell'abbonamento.

Queste lacune sono riconosciute anche dall'assessore: «Il report fotografa la situazione attuale con realismo, mostrando luci ed ombre. Aumenta il numero degli utenti in maniera significativa, probabilmente anche a causa del caro benzina. Migliorano le prestazioni sulle linee elettrificate, ma sulle linee diesel, comunque importanti perché servono almeno 40.000 pendolari, la situazione peggiora invece che migliorare.

La Toscana da anni è indicata dal rapporto ‘Pendolaria' di Legambiente come la regione italiana che più di tutte ha investito sul trasporto ferroviario, il nostro è di buon livello, ma c'è bisogno di fare di più e lo stiamo facendo rendendo più severi i criteri dei controlli fatti dagli ispettori regionali, ma anche investendo ulteriormente. Con il ricavato del rincaro della tariffa ferroviaria regionale applicato nel 2011 abbiamo deciso di acquistare 15 nuovi treni diesel, che si sommeranno alle 150 vetture da utilizzare sulle linee elettrificate che Trenitalia deve fornirci entro il 2014».

Il 2011 è stato poi caratterizzato dai tagli operati dal Governo Berlusconi alle risorse destinate al tpl, su gomma e su ferro che hanno messo in crisi le regioni. «Le risorse destinate alle Regioni per far viaggiare autobus e treni sono passate da due miliardi a 400 milioni - ha aggiunto Ceccobao - Un taglio folle che è stato solo parzialmente recuperato dall'esecutivo Monti. Le Regioni, ed anche la Toscana, hanno dovuto scegliere come intervenire per ridurre le spese ed evitare una situazione di emergenza. Noi abbiamo scelto di ridurre o sostituire con bus alcuni servizi a scarsa frequentazione sulle fasce orarie non pendolari, in modo da contenere al massimo le ricadute sui viaggiatori», ha concluso l'assessore. I primi provvedimenti di rimodulazione del servizio in Toscana hanno interessato la linea Porrettana e quella Aretina. 

 

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