[18/04/2012] News
La Cina ha varato il 1 aprile il suo primo Oil spill response vessels (Osrv) per rispondere agli sversamenti petroliferi in mare. La nave antinquinamento, lunga 60 metri e larga 12, si chiama "Haite 191" (nella foto), è costata 65 milioni di yuan (10,3 milioni di doillari) e può navigare per 800 miglia marine ad una velocità massima di 15 nodi ed ha iniziato la sua prima missione al largo delle coste della regione autonoma Zhuang del Guangxi, nella Cina meridionale.
Liu Guokai, capo dell'amministrazione regionale degli affari oceanici ha spiegato che «Questa nave è dotata delle tecnologie più moderne per captare il petrolio sversato con un'efficacia di 200 metri cubi all'ora. Un sistema radar, di sorveglianza e tracciamento delle fughe di petrolio, è stato installato a bordo, inoltre delle apparecchiature di sollevamento permettono di piazzare dalla nave delle barriere galleggianti per contenere le chiazze di petrolio sversate in mare».
La Cina ha iniziato a costruire navi anti-inquinamento a causa dell'aumento dei rischi di sversamento accidentale, cresciuti insieme al proliferare di progetti petroliferi offshore ed al rapido sviluppo dell'industria dei trasporti petroliferi marittimi, due attività che hanno causato numerosi incidenti, anche con perdite di vite umane, con pesantissime conseguenze ambientali.
"Haite 191" è una delle tre navi Osvr della Cina: "Haite 071" è entrata ufficialmente in servizio il 16 aprile al largo di Qingdao, nella provincia orientale dello Shandong, e "Haite 111" sarà varata entro un mese e pattuglierà le acque di un altra provincia orientale cinese: Zhejiang.