[17/04/2012] News

Residui dei pesticidi: ancora revisioni ai limiti massimi consentiti

La produzione e il consumo di prodotti di origine vegetale e animale riveste grande importanza nella Comunità. Ma la resa della produzione vegetale è costantemente minacciata da organismi nocivi. Per proteggere i vegetali e i prodotti vegetali dagli effetti di questi organismi, per evitare una diminuzione della resa o un pregiudizio per gli stessi i prodotti, per garantire la qualità dei raccolti e per ottenere un'elevata produttività dell'agricoltura, sono disponibili diversi metodi (come i metodi non chimici, le pratiche quali l'utilizzo di varietà resistenti, la rotazione delle colture, il diserbo meccanico, il controllo biologico, e i metodi chimici, come l'utilizzo di prodotti fitosanitari).

Ma sembra che il ricorso all'impiego di sostanze attive nei prodotti fitosanitari sia uno dei metodi più comuni di protezione. Anche se tale impiego può comportare la presenza di residui nei prodotti trattati, negli animali nutriti con tali prodotti e nel miele prodotto da api esposte a tali sostanze.

Dato che occorre dare la priorità alla salute pubblica rispetto agli interessi di protezione dei vegetali, è necessario, però, che tali residui (Lmr) non siano presenti a livelli tali da comportare rischi inaccettabili per l'uomo e, se del caso, per gli animali. Quindi, gli Lmr di antiparassitari devono essere regolarmente sorvegliati e possono essere modificati per tener conto di nuovi dati od informazioni.

L'Ue, dunque, emana un nuovo regolamento (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi) che modifica i livelli massimi di residui (Lmr) di una serie di sostanze attive presenti nei fitosanitari (nello specifico modifica alcuni allegati contenuti nel regolamento del 2005, numero 396 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale). In particolare vengono esaminati i livelli massimi di residui di clopiralid, dimetomorf, fenpyrazamine, folpet e pendimetalin in o su determinati prodotti.

Sono state presentate una serie di domande per la modifica degli Lmr su diversi prodotti vegetali,  poi valutate dagli Stati membri interessati. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha esaminato le domande e le relazioni di valutazione, con particolare riguardo contro i rischi per i consumatori, e ha formulato pareri motivati sugli Lmr proposti.

Nei suoi pareri motivati l'Autorità ha concluso che per quanto riguarda l'uso del folpet sulle uve da vino non è possibile escludere un rischio potenziale per la salute dei consumatori nel caso di un aumento degli Lmr quale richiesto dal richiedente. Per questo gli Lmr non vengono aumentati. Mentre, per quanto riguarda l'uso del clopiralid nel latte, l'Autorità ha proposto un Lmr più basso purché il metodo di analisi sia convalidato. Ma non essendo state fornite prove a tale riguardo, l'Lmr viene mantenuto immutato.

Per quanto riguarda tutte le altre domande, l'Autorità ha concluso che tutte le prescrizioni relative ai dati sono soddisfatte e che, sulla base di una valutazione dell'esposizione di 27 gruppi di consumatori europei specifici, le modifiche degli Lmr richieste sono accettabili dal punto di vista della sicurezza dei consumatori. Né l'esposizione in vita a queste sostanze dovuta al consumo di tutti i prodotti alimentari che possono contenerle, né l'esposizione a breve termine dovuta a un consumo eccessivo dei prodotti in questione hanno risultato presentare un rischio di superamento della dose giornaliera accettabile o della dose acuta di riferimento. 

 

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