[10/04/2012] News toscana

La Regione Toscana propone di riconoscere l'accesso a internet come diritto e bene comune

Dalla Fondazione Toscana prende oggi vita il manifesto "Internet bene comune": l'iniziativa appena sbocciata - e la cui efficacia è per il momento, giocoforza, ancora tutta da testare - vuole replicare per Internet quello che è stato fatto dal movimento ‘Acqua bene comune', cioè che ogni Regione, Comune e Provincia possa approvare una mozione dove si riconosce idealmente il diritto ad Internet, visto appunto come bene di tutti.  

Tra i primi firmatari del manifesto figura il presidente della Regione Enrico Rossi, che ha aderito in quanto, ha riferito credere ‹‹che la rete sia un'invenzione straordinaria, rivoluzionaria, portatrice di benefici immensi nella nostra quotidianità. L'evoluzione di Internet consente di promuovere la partecipazione e il dibattito politico, di esercitare in modo ampio la libertà di espressione, di sviluppare attività commerciali, nonché di acquisire competenze e diffondere la conoscenza. Internet è a tutti gli effetti sinonimo di sviluppo economico e lavoro, di sostenibilità e trasparenza››.

La Fondazione Toscana - una fondazione partecipativa no profit, creata nel 2005 da Regione Toscana e Monte dei Paschi per promuovere il sistema territoriale toscano con strumenti di comunicazione multimediale integrata - si rende così promotrice di un'idea che ricolloca in prima pagina il dibattito in Regione attorno al tema dei beni comuni, ad una loro definizione ed alla tutela necessaria da attribuirgli. L'iniziativa, che ha già ispiratori oltre confine, oltre a contribuire alla formazione di un substrato culturale che può contribuire a fertilizzare il territorio dei beni comuni, indirizza la Regione ad essere capofila in Italia per iniziare ad uscire, almeno in teoria, dal pantano informatico in cui il digital divide ha trascinato il Paese.

Del manifesto sono state scritte per ora solo le frasi iniziali: saranno i cittadini a completarlo con il loro personale "Perché Internet è un bene comune". Gli aderenti dovranno condensare in 140 caratteri la loro motivazione e inviarla con Twitter (#internetbenecomune). Sul sito appariranno anche i contributi video e testuali di personalità, imprenditori, artisti, studiosi, che racconteranno la loro idea di Internet. Saranno invitati a partecipare alla campagna anche gli operatori della Rete (Telecom Italia Fastweb, Vodafone, Wind e Tiscali).

‹‹La Regione - aggiunge il presidente Rossi dal suo nuovo blog, attivo da oggi, http://ilsignorrossi.it - si muoverà su due fronti. Dal punto di vista degli investimenti, da quest'anno fino al 2020 destineremo risorse per 60 milioni di euro per la banda larga a 30 megabit. Come secondo punto, proporrò di inserire (in occasione della prossima revisione) il concetto di ‘Internet bene comune' nello Statuto della Regione. Due percorsi che porteranno la Toscana ad intraprendere un cammino importante sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello culturale. La tecnologia deve essere una priorità su cui investire, perché i prossimi due-tre anni saranno decisivi e la Regione Toscana ci sarà da protagonista››.

Per partecipare al movimento basta lasciare il proprio nome, cognome e e-mail al sito internet http://www.internetbenecomune.it/, mentre i profili social di ‘Internet bene comune' sono raggiungibili ai seguenti lik.

 Twitter: https://twitter.com/#!/internet_bene

Facebook: https://www.facebook.com/pages/Internet-Bene-Comune/152695464852620

Youtube: http://www.youtube.com/user/Internetbenecomune

 

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