[10/04/2012] News

Un cerambice asiatico rischia di invadere la Svizzera

I cani per fermare l’insetto alieno che arriva con i pellet del granito

Nel settembre 2011 è stata riscontrata per la prima volta in Svizzera, nel cantone di Friburgo, la presenza del cerambice (o tarlo) asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis), poi  altri esemplari del coleottero di origine asiatica sono stati ritrovati nel cantone di Thurgau e ora l'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam), in collaborazione con i Cantoni interessati, coordina la lotta contro questo organismo nocivo particolarmente pericoloso che  è già stato segnalato anche l'Italia, Germania ed Austria.

Secondo il governo svizzero «Il tarlo asiatico del fusto giunge in Svizzera tramite il legname da imballaggio. Infesta piante sane appartenenti a diverse specie di latifoglie e ne causa la morte nell'arco di pochi anni. Se questo coleottero dovesse diffondersi in Svizzera, vi sarebbe il rischio che causi gravi danni economici ed ecologici ai boschi, agli spazi verdi pubblici (alberi nei parchi) e alle colture frutticole». 

L'ordinanza federale sulla protezione dei vegetali (Opv) spiega che «Il tarlo asiatico del fusto è un organismo nocivo particolarmente pericoloso la cui introduzione e diffusione sono vietate in Svizzera e contro il quale è di conseguenza necessario lottare».

Nel settembre 2011, nel Cantone di Friburgo, sono stati trovati per la prima volta 4 esemplari vivi di tarlo asiatico del fusto in aree pubbliche e in giardini privati. Un'indagine approfondita, effettuata tra l'altro con l'ausilio di cani da fiuto appositamente addestrati in Austria, ha consentito di individuare un acero infestato e una siepe con diverse nicchie di ovideposizione. Nel frattempo, sia l'albero che la siepe sono stati abbattuti e saranno bruciati. Nell'autunno 2011 nel Cantone di Thurgau è stata constatata la presenza di 4 coleotteri morti in pallet e tra pietre importate dalla Cina. I pallet provenivano da un grande deposito di pietre situato nella località tedesca di confine di Weil am Rhein ed erano utilizzati da una ditta svizzera. Esemplari del cerambice alieno erano già stati individuati nell'estate 2011 sempre a Weil am Rhein, e nel Cantone di Basilea Campagna, alcuni indizi facevano pensare a una possibile infestazione.

Il Servizio fitosanitario federale svizzero,  diretto congiuntamente dall'Ufam e dall'Ufficio federale dell'agricoltura, sta esaminando la possibilità di rafforzare la collaborazione con le autorità del land tedesco del Baden-Württemberg, «Al fine di lottare in modo congiunto e transfrontaliero contro il tarlo asiatico del fusto». 

La possibile infestazione nel canton Thurgau è stata scoperta solo grazie alla presenza di spirito di un operaio edile di Salenstein che ha trovato i cerambici morti in un pallet di legno per trasportare granito proveniente dalla Cina. «I coleotteri sono stati scoperti per caso -  dice Daniel Bohi, capo dell'ufficio forestale cantonale -  Gli operai addetti hanno avuto presenza di spirito nel segnalare questa scoperta al Pflanzenschutzdienst am Bildungs- und Beratungszentrum, dove sono stati individuati i parassiti». 

Per ora non esistono prove che i cerambici asiatici, che vivono sugli alberi, si siano insediati nella zona di  Salenstein. «Vogliamo sensibilizzare la popolazione al problema - spiega Daniel Bohi - Le autorità vogliono combattere il coleottero prima che possa provocare danni». A preoccupare è la situazione del Friburgo, dove i coleotteri hanno depositato le uova, anche se l'ufficio forestale del Thurgau ritiene che i tarli cinesi trovati alla Steiner siano entrati in Svizzera privi di uova e il cantone stia analizzando l'area. 

In questi giorni l'allarme sulla presenza dell' Anoplophora glabripennis è stato rilanciato dal "Thurgauer-Zeitung" e l'Ufam e i cantoni interessati hanno reso note le misure di sorveglianza e di lotta: «Nei luoghi di ritrovamento, di infestazione o sospetta infestazione vengono effettuati controlli periodici. Inoltre, i Cantoni controllano gli spazi circostanti gli alberi infestati per verificare se l'infestazione si è propagata, cercando in particolare coleotteri, nicchie di ovideposizione, fori di sfarfallamento e trucioli grossolani. È altresì previsto: l'impiego di cani da fiuto; un volantino per sensibilizzare la popolazione viene messo a disposizione dei Cantoni; ulteriori informazioni sul tarlo asiatico del fusto e altri organismi nocivi particolarmente pericolosi sono pubblicate sulla seguente pagina web: www.bafu.admin.ch/anoplophora-i.

Le autorità federali e cantonali competenti lavorano a una strategia di sorveglianza e di lotta contro il tarlo asiatico del fusto ma, a causa del grande volume delle importazioni di pietre dall'Asia, si prevede un aumento dei ritrovamenti di esemplari di tarlo asiatico del fusto in Svizzera. Da maggio i guardaboschi del Thurgau, supportati da due biologi proveninti dalla confinante Austria (dove l'infestazione dei cerambici è avvenuta 10 anni fa) setacceranno la zona con i loro cani in cerca di possibili parassiti nascosti nelle foreste svizzere. I cani addestrati fiutano i tarli e le loro larve e poi scavano il legno alla loro ricerca. Inoltre l'Ufam utilizzerà i cani per controllare attentamente le forniture di pietra provenienti dalla Cina e dall'Asia in generale.

 

 

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