[03/04/2012] News toscana

Un bando per sostenere l’allevamento, tutelare le foreste e le aree a prato-pascolo in zone marginali

L'allevamento in alta collina o montagna effettuato da piccole aziende che frequentemente lavorano su filiere produttive di qualità deve essere sostenuto specialmente in momenti di crisi, come al contempo deve essere tutelato l'ambiente forestale e quello a prati - pascoli che, come riconosciuto scientificamente, rappresentano importanti serbatoi di biodiversità.

I due aspetti quindi sono strettamente legati, e per questo la Regione Toscana ha stanziato due milioni e mezzo di euro per investimenti volti al miglioramento dei prati e dei pascoli e all'utilizzo del bosco per il pascolamento degli animali. «Si tratta di una misura con la quale intendiamo dare un sostegno alle aziende che vivono e lavorano in zone prevalentemente di montagna o di collina, comunque marginali - dove l'allevamento degli animali al pascolo è oggi sempre più difficile - ma che rappresentano un valore aggiunto importantissimo, perché presidiano il territorio, impedendone lo spopolamento e mantenendo il suolo e il bosco - ha dichiarato l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori (foto) - Questo presidio è essenziale per mantenere integro il paesaggio e per prevenire frane, alluvioni e disastri causati dal maltempo, ma anche dalla mancata manutenzione del territorio, ed è giusto che gli imprenditori che accettano questa sfida siano aiutati a rimanere sul mercato».

Il decreto n. 928 (9 marzo 2012) a valere sul Piano agricolo regionale, attiva la misura intitolata: "Valorizzazione delle aree forestali e marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche finalizzati ad una corretta gestione del pascolo e del bosco, all'utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio". La misura sostiene interventi di recupero e di miglioramento di boschi degradati, di recupero di chiarie (aree "nude" interne ai boschi) e di pascoli abbandonati, con l'obiettivo di una valorizzazione di queste superfici e di nuovo impiego per l'esercizio del pascolo.

Il sostegno è rivolto al miglioramento qualitativo del manto erboso, alla riduzione delle piante infestanti e ad una gestione razionale della risorsa idrica per l'abbeveraggio degli animali. Lo strumento, che ha avuto l'approvazione da parte dell'Unione europea quale aiuto di Stato coerente con le regole comunitarie, stanzia per l'anno in corso 2,5 milioni di euro (risorse esclusivamente regionali).

Il sostegno, hanno spiegato dalla Regione, è concesso in forma di contributo in conto capitale a fondo perduto pari al 40% del costo dell'investimento, elevabile del 10% nel caso di investimenti realizzati da giovani agricoltori e del 10% per le aziende poste in zone montane e/o zone svantaggiate.

Possono partecipare al bando (pubblicato sul Burt n. 12 del 21 marzo 2012, parte III) le imprese agricole ai sensi del codice civile che abbiamo in conduzione una stalla con una consistenza di almeno 5 Uba (Unità di bestiame adulto) composte da bovini, ovicaprini, equidi, suini, o anche ungulati selvatici per uso alimentare. Le domande possono essere presentate sul sistema informativo Artea entro il 21 maggio 2012.

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