[03/04/2012] News

Poveri parchi...

Clini ha detto che per i parchi non ci sono soldi e quindi devono far buon viso a cattiva sorte e rassegnarsi ad appaltare le loro funzioni a cassaintegrati e precari, insomma ad essere privatizzati. Punto e basta. Pochissime parole nella scia di chi l'aveva rovinosamente preceduto. Neppure un tentativo di giustificazione sulla mancanza di finanziamenti come se l'attuale governo non avesse preso il posto del precedente proprio per rimediare a questo dissesto.

Inoltre ora i parchi si trovano ad affrontare il taglio delle piante organiche che, per enti di piccole dimensioni, rappresenta una significativa riduzione delle capacità operative oltre che un doloroso adempimento che comporterà l'allontanamento di figure professionali preparate, quasi sempre giovani. Quelli li mandiamo a casa e poi appaltiamo ad altri giovani?  Ma il silenzio  non riguarda solo la cassa ma la gestione di un comparto ambientale che da tempo sta andando a rotoli a terra e ancor più a mare. Pochi giorni fa in una intervista il ministro Barca ha ricordato che al sud noi siamo riusciti finora a utilizzare il 20% delle risorse comunitarie disponibili perché incapaci di presentare progetti adeguati. I parchi del sud non potrebbero e dovrebbero essere messi in grado di fare progetti capaci di impiegare queste risorse in coerenza con le finalità di un parco e non grotteschi progetti sciistici? C'è oggi un ministero dell'ambiente in grado e attrezzato per gestire queste politiche di programma? Lo farà con gli appalti? Non scherziamo!

Avevamo registrato non tanto tempo fa proprio su questi aspetti  roventi polemiche che avevano diviso anche il movimento ambientalista e visto i parchi silenti e mortificati. Ma la sortita di Clini per ora non registra molte reazioni. Si stenta a crederlo ma evidentemente si viaggia a fari spenti. Credo sia prossimo il congresso di Federparchi  e mi chiedo di cosa discuterà e soprattutto quali proposte intende fare al governo e alle altre istituzioni. Mi si risparmi la solita cantilena che così vogliamo scaricare ingiustamente e a scopo denigratorio  sulla associazione dei parchi responsabilità di altri. Si dica senza tanti salamelecchi  che le dichiarazioni di Clini sono provocatorie e da rimandare al mittente. Il resto è intollerabile chiacchiera e scusa.

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