[28/03/2012] News
Il calcio professionistico europeo si mobilita per il Sahel
Dal 30 marzo al 2 aprile giornate calcistiche contro la fame
Mentre l'Africa fa ancora i conti con un nuovo colpo di Stato in Mali e con la ribellione tuareg, qualcuno sembra pensare alla devastante crisi di siccità e denutrizione che colpisce l'intero Sahel.
Oggi la Fao ha annunciato che dal 30 marzo al 2 aprile si terrà l'iniziativa "Il Calcio Professionistico contro la fame" che «Mobiliterà i tifosi in centinaia di stadi calcistici in tutta Europa in una campagna a favore della regione africana del Sahel, dove una gravissima crisi umanitaria provocata da un concatenarsi di cause quali siccità, povertà cronica, prezzi alimentari alle stelle e conflitti minaccia milioni di persone».
Sono circa 16 milioni le persone a rischio carestia nel Sahel, per lo più famiglie di piccoli contadini e di pastori. L'Echo (l'Ufficio Affari Umanitari della Commissione Europea) e la Fao stanno fornendo aiuti urgenti nella forma di cibo, programmi in denaro e distribuzione di fattori produttivi agricoli oltre ad interventi di più lungo periodo, che affrontano le cause di fondo delle crisi ricorrenti del Sahel, tesi a proteggere e rimettere in piedi i mezzi di sussistenza delle comunità.
L'ex portiere della nazionale italiana e ambasciatore di questa campagna di mobilitazione per la Lega di serie A, Francesco Toldo ha detto che «La gente del Sahel deve sapere che il mondo non si è dimenticato di loro. Questo week-end il calcio europeo esprimerà tutta la sua solidarietà nei loro confronti affinché sappiano che non sono soli».
L'iniziativa, promossa dall'Associazione dell' European professional football leagues (EpflL), che rappresenta le 30 leghe di calcio europeo più grandi e circa 800 club, dalla Commissione Europea e dalla stessa Fao, darà il via alla terza, e quest'anno più estesa, "Giornata calcistica europea contro la fame" che lancerà un appello affinché si intervenga con urgenza a favore delle popolazioni del Sahel. Il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, assisterà a Dortmund alla partita tra il Borussia Dortmund ed il Vfb Stoccarda. La Fao sottolinea che «Per la data finale del 2 aprile il messaggio e le iniziative connesse avranno raggiunto milioni di tifosi in tutta Europa, da Glasgow a Vienna, da Malaga a Novosibirsk, coinvolgendo oltre 300 club calcistici di 20 leghe europee in 16 Paesi».
Le emergenze hanno conseguenze devastanti sulle comunità rurali povere dei paesi in via di sviluppo, dove le persone dipendono per lo più dall'agricoltura per la propria sopravvivenza. La Fao e l'Echo aiutano queste comunità a rimettersi in piedi, a tornare produrre ed essere così autosufficienti e in grado di provvedere al proprio sostentamento, affrontando al tempo stesso le cause di fondo della loro vulnerabilità per incrementare la loro capacità di risposta a possibili crisi future.
Il direttore generale dell'agenzia alimentare dell'Onu, José Graziano da Silva, ha sottolineato: «Dobbiamo intervenire adesso e aiutare queste popolazioni ad aiutare se stesse. Allo stesso tempo dobbiamo lavorare per rafforzare la capacità di risposta delle comunità locali, per interrompere il circolo vizioso che le porta da una crisi all'altra e per evitare che siccità significhi inevitabilmente carestia».
La Fao e l'Ue vogliono utilizzare Il football come megafono di sensibilizzazione: «l calcio è un veicolo perfetto per mettere in luce la grave situazione che stanno vivendo le popolazioni del Sahel - ha detto Kristalina Georgieva, Commissaria europea per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle Crisi - Per dare una risposta adeguata a questa emergenza, è necessario che governi, donatori e agenzie lavorino insieme. Uniti possiamo salvare vite umane».
Anche secondo il presidente della EPFL Sir David Richards, «Il calcio è il più grande unificatore del mondo. Le leghe e i giocatori sono consci del potere e della popolarità del nostro sport e siamo fieri di usare questo potere per far conoscere realtà che altrimenti passerebbero sotto silenzio. Il calcio europeo professionistico fornisce un megafono a questo messaggio affinché si riesca a mandare a queste persone l'aiuto urgente di cui hanno impellente bisogno».
Il calciatore spagnolo Raúl Gonzáles Blanco, ambasciatore di buona volontà della Fao, ha detto: «Abbiamo bisogno del sostegno pubblico per crisi di queste dimensioni. Nessuno sa meglio dei calciatori quanto sia importante avere lo stadio dalla tua parte per vincere la partita».
Secondo l'ex star del calcio francese Patrick Vieira, anche lui Ambasciatore di buona volontà della Fao, che conosce bene la situazione del Sahel essendo originario del Senegal, uno dei paesi colpiti dalla crisi, «Noi siamo responsabili verso coloro che sono in difficoltà senza che ne abbiano colpa alcuna. Il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale, nessuno al mondo d'oggi dovrebbe soffrire la fame».
Anche un duro come l'ex giocatore bulgaro Hristo Stoichkov, ambasciatore Fao, è coinvolto personalmente nella campagna. L'anno scorso ha visitato il Burkina Faso per rendersi conto di persona del lavoro congiunto della Commissione europea e della Fao e spiega: «Ho avuto l'opportunità di toccare con mano il loro lavoro per salvare vite umane e cambiare quello che sembrava un destino segnato. Questi progetti aiutano le persone a nutrirsi da sole e a prepararsi meglio al domani. Credo che sia un tipo di aiuto corretto, che serve ad aiutare le persone che ne hanno più bisogno».
Il calciatore brasiliano Roberto Carlos, giocatore e assistente allenatore della squadra russa Anzhi Mahackala, non ha dubbi: «E' una sconfitta per tutti quando qualcuno, in qualche parte del pianeta, muore di fame. E' ancora più triste quando sappiamo che la tragedia può essere evitata. Uniti possiamo salvare tantissime vite nel Sahel».
Un'altra star del firmamento del calcio internazionale, lo spagnolo Roberto Soldado, ha affermato: «Tutti insieme possiamo impedire che questa crisi diventi una catastrofe umanitaria di ampie dimensioni» e l'ex calciatore tedesco Felix Magath, attuale allenatore nella Bundesliga, ribadisce: «Chiederemo ai nostri tifosi di unirsi a noi nel sollecitare soccorsi urgenti a favore delle popolazioni del Sahel».
Tra gli altri ambasciatori della campagna a favore del Sahel vi sono Herbert Prohaska (nominato dalla Österreichische Fußball Bundesliga austriaca); Steffen Freund (per la Dfl Deutsche Fußball Liga GmbH tedesca); Vidar Riseth (per la Toppfotball norvegese), Jerzy Dudek (per la Professional Football League polacca) e Alexey Medvedev (per la Football National League della Federazione russa).