[27/03/2012] News toscana

A maggio a Firenze torna “Terra Futura”

94mila visitatori, 600 aree espositive con 5.000 realtà rappresentate, 280 gli appuntamenti culturali con 1.000 relatori, e più di 250 tra animazioni e laboratori. Sono i numeri dell'edizione 2011 di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che gli organizzatori puntano a migliorare durante la prossima edizione (la nona) che verrà proposta a partire dal 25 maggio a Firenze alla Fortezza da Basso.

La tre giorni (l'evento andrà avanti fino al 27 maggio) avrà come filo conduttore il tema del lavoro ed il confronto sulle diverse idee di società. «Intorno al tema del lavoro - spiegano gli organizzatori - si declina anche il modello di economia, di relazione, di democrazia, di comunità che vogliamo per il futuro. Proprio per questa sua funzione fondamentale e fondante occorre restituire valore e dignità al lavoro: per tale strada sarà possibile ridare un senso nuovo al produrre, attraverso una riconversione ecologica e sociale dell'economia».

La crisi ha contribuito a privare il lavoro del suo valore economico (fattore di sviluppo) e sociale (fattore di realizzazione degli individui, di coesione e partecipazione), marginalizzandolo pesantemente e minando anche l'equità sociale. «Non solo questo sistema oggi non viene rimesso in discussione - ha sottolineato Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica - ma addirittura le istituzioni europee e internazionali chiedono alle lavoratrici e ai lavoratori di pagare ancora una volta il conto: il lavoro viene sacrificato per "ridare fiducia" ai mercati finanziari, che però di fiducia non ne meritano affatto. La finanza deve tornare a essere un mezzo al servizio dell'economia e della società, non un fine in se stessa per fare soldi dai soldi nel più breve tempo possibile. A Terra Futura vogliamo ribaltare completamente la questione e rimettere al centro il lavoro. È questa la soluzione per un'uscita dalla crisi duratura e fondata su basi diverse: la  sostenibilità ambientale e sociale e i diritti».

Questa è anche la sintesi del Position paper, il documento condiviso che riassume la visione politica dei partner di Terra Futura (Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell'economia sociale, insieme a Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente). La sostenibilità, secondo tutte le sue declinazioni, ha bisogno di essere certo evocata ma soprattutto praticata, e per questo a Terra Futura saranno illustrate le buone pratiche di vita, di governo e di impresa: prodotti, progetti e percorsi frutto di azioni e scelte di vita di singoli cittadini, enti locali e istituzioni, di associazioni e organizzazioni del non profit, infine di imprese eticamente orientate che nella sostenibilità hanno trovato anche una leva competitiva.

Diverse poi le sezioni tematiche della vasta rassegna espositiva, dedicate a finanza etica ed economia sostenibile, consumo critico, impegno per la pace, welfare e solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione, tutela dell'ambiente, energie alternative, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia, mobilità sostenibile e turismo responsabile.

Infine non mancherà, come ormai consuetudine, un ricco programma culturale: seminari, convegni, dibattiti con esperti e testimoni di livello internazionale, oltre workshop e laboratori per far comprendere ai visitatori di tutte le età come sia possibile costruire la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno.

Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni di stand: Adescoop, segreteria organizzativa, tel.049 8726599. (www.terrafutura.it).

 

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