[27/03/2012] News

Ricerca Eurobarometro: la paura della siccità fa 90 (per cento)

Secondo una recente indagine Eurobarometro circa tre europei su quattro sono convinti che l'Unione dovrebbe proporre ulteriori misure per affrontare i problemi connessi alle risorse idriche in Europa.
Secondo un'ampia maggioranza degli intervistati (68%) i problemi connessi all'acqua sono gravi (siccità, inondazioni e inquinamento chimico sono le criticità più sentite). Il 62% dei cittadini ritiene di non essere abbastanza informato e secondo il 67% uno dei mezzi più efficaci per ridurre i problemi connessi alle risorse idriche è la sensibilizzazione del pubblico. Il 73% dei cittadini europei chiede all'Ue di adottare misure più incisive per ridurre i problemi connessi all'acqua.

L'indagine è stata condotta nei 27 Stati membri dell'Unione europea tra il 5 e il 7 marzo 2012. Sono stati intervistati (nella loro lingua materna, per conto della Commissione europea,) 25 524 cittadini di diverse fasce sociali e demografiche.

Nei paesi del Mediterraneo uno dei problemi più sentiti è quello della siccità. E' menzionato, infatti, dal 96% dei cittadini portoghesi, dal 95% degli spagnoli e dal 94% degli italiani intervistati.
La maggioranza degli europei (79%) considera particolarmente grave il problema delle inondazioni. Infatti, è citato dalla quasi totalità degli intervistati in Romania (96%), in Bulgaria (94%) e in Polonia (94%).

Per quanto riguarda la qualità dell'acqua, il 23% degli intervistati ritiene che negli ultimi dieci anni essa sia migliorata o sia rimasta uguale (25%), mentre il 44% pensa che si sia peggiorata.
La minaccia più grave per le risorse idriche è stata individuata dalla maggioranza (84%) nell'inquinamento da agenti chimici, seguito dai cambiamenti climatici (55%) e dai cambiamenti negli ecosistemi idrici (49%).

Il 61% degli intervistati ritiene di non fare abbastanza per proteggere le risorse idriche, ma anche che siano necessari più sforzi da parte dell'industria (65%), dell'agricoltura (51%) e a livello della produzione di energia (47%).

A questo punto agli intervistati è stato chiesto di indicare soluzioni ai problemi connessi all'acqua. E il 67% dei cittadini europei a tale domanda ha risposto che sarebbe della massima utilità migliorare l'informazione sulle ripercussioni ambientali dell'uso delle risorse idriche. Perché la sensibilizzazione del pubblico - secondo gli intervistati - è il mezzo più efficace per ridurre i problemi connessi alle risorse idriche.

Allo stesso tempo, però hanno richiesto multe più salate per chi inquina, una politica dei prezzi più equa o l'introduzione di incentivi finanziari (agevolazioni fiscali o sussidi). La maggioranza è a favore di un prezzo dell'acqua calcolato in base al consumo volumetrico ed è d'accordo con l'idea di far aumentare i prezzi parallelamente all'aumento dell'impatto ambientale.

Il 73% dei cittadini ritiene che l'Ue dovrebbe proporre nuove misure per far fronte alle problematiche connesse all'acqua in Europa. E questa tendenza si conferma in tutto il continente, visto che la maggioranza dei cittadini in tutti gli Stati membri (dal 55% dell'Estonia e 56% nel Regno Unito all'81% in Slovacchia e in Germania) pensa questi problemi vadano affrontati a livello dell'Unione. Secondo i cittadini europei le misure dovrebbero concentrarsi soprattutto sull'inquinamento dell'acqua da parte dell'industria (69%) e dell'agricoltura (39%), sull'uso eccessivo di acqua (30%) e sui fenomeni delle inondazioni e della siccità (24%).

Tutti questi temi e tutti questi dati verranno presi in considerazione dalla Commissione nel "Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee" che dovrebbe essere presentato nel novembre 2012. Il Piano - che si baserà su un'analisi comprensiva di una modellazione economica e climatica nel periodo da ora al 2050 - individuerà le lacune attuali e le priorità future e proporrà misure per guidare i futuri sviluppi della politica in materia di acque fino al 2020.

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