[26/03/2012] News

Vacanze al mare separate per le berte delle Baleari. Femmine in Francia e maschi in Portogallo

Un nuovo studio pubblicato su PlosOne (Geolocators Reveal Migration and Pre-Breeding Behaviour of the Critically Endangered Balearic Shearwater Puffinus mauretanicus) suggerisce  che i maschi e le femmine della  berte delle Baleari raggiungano hotspots di migrazione differenti durante il periodo estivo. 

Le berte delle Baleari (Puffinus mauretanicus), con circa solo 3.200 coppie nidificanti rimaste, sono uno della poche specie di  uccelli marini mediterranei ad essere considerate a grave rischio di estinzione, soprattutto a causa delle catture accidentali da parte degli attrezzi da pesca. Ma della vita in  mare aperto di questi elusivi uccelli se ne sa in realtà molto poco.

La ricerca è stata finanziata da Natural environment research council, Total Foundation, Merton College Oxford e Microsoft Research Cambridge e nello studio pubblicato su PLoSOne  i ricercatori britannici del Department of zoology dell'università di  Oxford,  del  Marine geoscience group del National oceanographic centre, del British geological survey, Natural environment research council e i loro colleghi spagnoli dello Skua gabinete de estudios ambientales sociedad limitada profesional di Palma de Mallorca, sono riusciti per la prima volta, utilizzando  dispositivi di geolocalizzazione miniaturizzati, a monitorare i movimenti delle berte della Baleari in mare per tutto l'anno. 

«Concentrandosi sul periodo di non-nidificazione - spiegano i ricercatori su PlosOne -  abbiamo dimostrato che tutti i 26 uccelli nidificanti rilevati dal loro sito di riproduzione di Maiorca nel Mar Mediterraneo hanno realizzato con successo una migrazione di 2-4 mesi nell'Oceano Atlantico, dove hanno utilizzato ben definite core areas al largo delle coste portoghesi e francesi. Oltre a identificare zone ad alto rischio in Atlantico, i nostri risultati confermano che gli uccelli riproduttivi trascorrono la maggior parte dell'anno concentrandosi attorno alle acque produttive della piattaforma iberica nel Mediterraneo occidentale». 

Dalle analisi delle migrazioni sembra che le berte trascorrano tutto l'inverno nel Mediterraneo, vicino alle scogliere delle Baleari che abbondano di grotte e aperture nelle quali nidificano in colonie; poi,  alla fine di giugno, compiono una migrazione di tre mesi dal Mediterraneo per andarsi ad alimentarsi nelle acque produttive lungo le coste atlantiche della penisola iberica settentrionale e della Francia atlantica.

Dei 26 individui monitorati della colonia di Maiorca tutti hanno fatto la migrazione post-nidificazione nell'Atlantico, ma nessuno ha raggiunto le coste britanniche, un dato in contrasto con le osservazioni dirette di Berte delle Baleari, per le quali negli anni passati era emersa l'ipotesi che fino a un quarto della popolazione mondiale si alimentasse in estate nel Canale della Manica, cosa che potrebbe suggerire forti legami tra l'età degli uccelli e le loro destinazioni migratorie.

Gli uccelli più giovani sembrano invece concentrarsi in due aree dell'Atlantico ad ovest del Portogallo e o a sud-ovest della Bretagna, «evidenziando la necessità di protezione marina in queste aree off-shore - nonché delle zone di riproduzione di Spagna, se la specie vuole sopravvivere all'estinzione  - sottolineano  i ricercatori dell'università di Oxford . Curiosamente, le femmine migrano solo in Francia (sud-ovest della Bretagna), lasciando intendere che ci possono essere strategie migratorie di "segregazione" correlate sia al sesso che al'età». Inoltre le femmine possono trascorrere più in migrazione rispetto ai maschi: la durata media di un viaggio è di  91 giorni per le femmine e di 83 giorni per i maschi e la distanza più lunga percorsa dalle femmine non sembra essere la causa della loro più lunga permanenza "in vacanza" nell'Atlantico francese.

Ma non è tutto: utilizzando i dati provenienti dai geolocalizzatori miniaturizzati, il team britannico-spagnolo ha scoperto un complesso schema di sincronizzato di visite alla grotta della colonia da parte delle coppie di maschi e femmine molto tempo prima che inizi la nidificazione e l'allevamento dei pulcini, il che suggerisce che le berte in età riproduttiva (e probabilmente non solo quelle delle Baleari) «possono essere vulnerabili alla predazione ed al disturbo sulle isole, anche al di fuori del stagione riproduttiva».

Oltre a quello dei ricercatori britannici e di Maiorca, sono in corso studi paralleli da parte di scienziati francesi e spagnoli in altre colonie delle Baleari, finanziati dalla Fame initiative dell'Unione europea, i cui risultati sono già utilizzati per avviare misure di salvaguardia delle Puffinus mauretanicus  «E  si spera che un quadro più completo della vita degli uccelli in mare emerga in tempo per contribuire a evitare la loro estinzione».

 

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