[23/03/2012] News

Verso un nuovo indicatore per misurare la sostenibilità in vitivinicoltura

Si parlerà di sostenibilità in vitivinicoltura e di indicatori per misurarla durante il convegno "Il vino sostenibile - Un progetto italiano per l'ecosostenibilità nella vitivinicoltura", che si terrà a Verona lunedì 26 marzo, nell'ambito del "Vinitaly 2012" (ore 15 sala Puccini), alla presenza del ministro dell'Ambiente Corrado Clini.

Il progetto, avviato nel 2011 dalla Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, l'energia e il clima del ministero, punta in generale ad incoraggiare l'ecosostenibilità del comparto vitivinicolo italiano, certificando la qualità ambientale della filiera con un marchio garantito dal ministero dell'Ambiente, accrescendo la competitività sul mercato delle aziende del nostro Paese, e fare del vino italiano un ambasciatore nel mondo dello sviluppo sostenibile made in Italy.

L'obiettivo specifico del progetto è la creazione di un indicatore di sostenibilità per la produzione vitivinicola italiana partendo da carbon e water fooprint (l'impronta di carbonio e l'impronta d'acqua di un processo produttivo). Le metodologie di carbon footprint per il settore esistono a livello internazionale, mentre la metodologia di water footprint in questo campo è invece una "novità" del progetto perché non esiste ancora una metodologia già certificata. Quindi si mira ad una via italiana alla certificazione di ecososteniblità per il settore, associando alla carbonfootprint anche la waterfootprint ed aggiungendo altri parametri di più ampia sostenibilità ambientale.

Al progetto collaborano con il ministero istituti di ricerca come quello di Agroinnova, il centro di competenza dell'università di Torino, il centro di ricerca Opera per l'agricoltura sostenibile dell'università Cattolica del sacro cuore e quello sulle biomasse dell'università di Perugia, ed hanno aderito anche grandi aziende vitivinicole come Gancia, Mastroberardino, Antinori, Planeta, Tasca d'Almerita.

Interverranno al convegno di Verona: Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini; Martina Hauser, Ivana Radulovic e Margherita Vitale, coordinatrici del progetto sul "water e carbon footprinting"; Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova; Marco Trevisan, direttore dell'Istituto di Chimica agraria e Ambientale dell'Università cattolica del Sacro cuore di Piacenza e membro del comitato scientifico di Opera; Franco Cotana, direttore del Centro di ricerca sulle biomasse dell'Università di Perugia, e Piero Antinori, in rappresentanza del gruppo delle aziende pilota.

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