[22/03/2012] News toscana

Laghetti e invasi in Toscana, un anno di proroga per mettersi in regola

Cia Toscana: «Approfittare del tempo per trovare soluzioni idonee»

La Confederazione agricoltori italiani (Cia) della Toscana è soddisfatta per la decisione della giunta e del Consiglio regionale di far slittare al 31 marzo 2013 la "Denuncia di esistenza" di laghetti e invasi, e dice che «le norme ambientali sui piccoli invasi non erano applicabili».

Sono state quindi accolte le preoccupazioni degli agricoltori: «la Giunta ed il Consiglio Regionale - sottolinea la Cia Toscana - ci hanno dato ragione approvando con voto unanime la proposta di legge dell'esecutivo relativa a "Disposizioni urgenti in materia ambientale", che fa slittare di un anno il termine per la presentazione delle denunce di esistenza di invasi in essere o in corso di realizzazione». 

Secondo Giordano Pascucci (foto), presidente della Cia Toscana, è «positiva la risposta pronta arrivata dalle istituzioni toscane, anche se occorre immediatamente aprire il tavolo congiunto tra agricoltura ed ambiente, approfittando del tempo della proroga per trovare al più presto soluzioni alternative a quella indicata dalla L.R. 64/09. Il problema riguarda l'attuazione dell'art.11 della Legge, che disciplina le autorizzazioni e l'esercizio degli sbarramenti e dei bacini di accumulo idrico, dettando le norme transitorie per gli invasi esistenti. «Ai gestori o proprietari degli invasi, si chiede la presentazione di una "denuncia di esistenza" corredata da una rilevante documentazione tecnica: un onere burocratico gravoso e costoso, che è insostenibile per gli agricoltori ed in contrasto con la necessità di incoraggiare la manutenzione e la realizzazione di piccoli invasi collinari e montani».

 

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