[20/03/2012] News toscana

A Firenze un messaggio per il mare

Metti insieme un assessore all'ambiente della provincia di Firenze, un preside, un docente di tecnologie spaziali all'Università, due insegnanti di educazione fisica, una nutrizionista, un autore di un libro, un subacqueo che dirige un centro di biologia marina, un rappresentante di Legambiente e due nuotatori e otterrai un insieme di idee e di culture diverse a cui solo una professionista come Rossella Celebrini, che di mestiere organizza eventi, è stata in grado di trovare un comune denominatore nella mattinata di lunedi 12 marzo, quando nel Cinema Odeon di Firenze, gremitissimo di studenti, i Messaggeri del Mare Pierluigi Costa e Lionel Cardin hanno concretizzato il sogno di regalare ai giovani delle scuole un respiro di mare.

La cronaca è quella di una serie di interventi incentrati sulla tutela dell'ambiente e sul rispetto per la Natura, partita con i saluti un po' formali ma ugualmente graditi della parte "politica" degli intervenuti e proseguita con i filmati delle avventure natatorie dei Messaggeri del Mare, che hanno speso parole semplici e al contempo profonde per inculcare nella foltissima e giovanissima platea quel senso interiore di amore per il Mare che Lionel e Pierluigi da sempre predicano.

"Avventure" quindi e non "imprese", perché di questo si tratta, anche quando ci si riferisce a traversate come quella da Pianosa a Chiessi oppure come il periplo dell'Isola di Montecristo, che il team dei due ha realizzato in passato. Avventure impegnative e preventivamente studiate nei minimi dettagli per garantire la massima sicurezza in mare, ma non imprese competitive. Nuotate sempre e solo in nome e per conto del Mare scritto con la M maiuscola e inteso come quel grande patrimonio da amare e da salvaguardare troppo spesso colpito dall'incuria dell'uomo.

Ed è stato proprio questo il messaggio inviato con grande enfasi ai giovani, iniziando dall'astrofisico prof. Emanuele Pace che ha spiegato come guardando le stelle e cercando insistentemente un sistema planetario simile al nostro, alla fine si impari ad amare la Terra e a vederla come una cosa meravigliosa di cui noi non siamo i padroni, ma solo i custodi. E che quindi dobbiamo tutelare con dignità e impegno, quello stesso impegno che nel progetto "nuovi ritmi a scuola" le bravissime e spumeggianti insegnanti Elisabetta Panicucci e Fausta Carrai stanno insegnando nelle proprie scuole. Quello stesso impegno che traspare come messaggio forte e chiaro nelle righe del libro di Nello Anselmi "Il delfino e l'anguillina" la cui lettura di qualche brano ha suscitato grande emozione.

Questi aspetti si stanno poi concretizzando nel neonato Centro di Biologia Marina "Bioasis" che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo fine maggio e di cui il direttore Marco Sartore ha spiegato con immagini sottomarine gli scopi e gli auspici, innanzi tutto concretizzati con una divulgazione proprio alle scuole e ai giovani del mondo sommerso, un patrimonio da tutelare che i recenti fatti preoccupanti che hanno coinvolto l'Arcipelago Toscano mettono in serio pericolo. E proprio del disastro della Concordia ma soprattutto della perdita in mare di fusti tossici nelle acque del Santuario dei Cetacei ha parlato Umberto Mazzantini nell'intervento finale della mattinata, sottolineando che l'uomo ha commesso e sta commettendo errori dalle conseguenze gravi perché di portata non nota e quindi potenzialmente disastrosi.

I giovani hanno risposto con l'entusiasmo di chi candidamente apprezza qualcosa e hanno letto la mattinata di interventi e di filmati come una bella opportunità di imparare e di conoscere, come è testimoniato dal numero di domande che al termine sono state rivolte ai Messaggeri del Mare da ragazzi curiosi e vogliosi di sapere, animati e incuriositi da Francesca Morichetti e Lina Amelio, la prima nutrizionista che segue i due nuotatori, la seconda vulcanica insegnante "di quelle che si danno da fare".

Il saluto finale ai giovani da parte di tutti gli intervenuti è stato rivolto con il senso di rispetto che si deve a quella che è la più grande risorsa per un futuro di amore e rispetto per l'ambiente: i giovani.

 

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