[19/03/2012] News

Giovedì 22 marzo ASA celebra la giornata mondiale dell’acqua 2012

È un'occasione per ricordare che le fontanelle ASA di Acqua di Alta Qualità sono una scelta sostenibile.  Fiore all'occhiello anche l'impegno per la tutela quantitativa e qualitativa delle falde

 

Giovedì 22 marzo verrà celebrata la "Giornata Mondiale dell'Acqua" ("World Water Day"), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite che ha il fine di sottolineare l'importanza dell'acqua e promuovere la sostenibilità nella gestione delle risorse idriche. Il focus dell'edizione 2012 è "Il mondo ha sete perché abbiamo fame", poiché la maggior parte dell'acqua che beviamo fa parte del cibo che mangiamo.

ASA aderirà alla "Giornata Mondiale dell'Acqua" mettendo l'accento sul proprio progetto relativo alle fontanelle di Acqua di Alta Qualità, ossia una scelta sostenibile. Le fontanelle Acqua AQ sono state installate a Livorno, Collesalvetti, Cecina, Gorgona, San Vincenzo, Volterra, Marciana Marina, Rosignano Marittimo, Guardistallo, Riparbella, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Montecatini Val di Cecina e Pomarance: sono 20 in tutto. Al 31 dicembre 2011, le fontanelle Acqua AQ attivate nel territorio in cui ASA è Gestore del Servizio Idrico Integrato hanno erogato complessivamente 18.561 metri cubi di acqua. Quindi sono stati prelevati dalla cittadinanza 18.561.000 litri, così risparmiando circa 12.374.000 bottiglie di plastica da 1,5 litri, il cui costo, considerando 0,30 euro a bottiglia, sarebbe stato di 3.712.200 euro.  Considerato inoltre che, mediamente, una bottiglia di plastica da 1,5 litri pesa circa 30 grammi, 12.374.000 bottiglie di plastica, facendo l'equivalenza da grammi a tonnellate, sarebbero state pari a 371,22 tonnellate di plastica messa in circolo. Inoltre, applicando il metodo Edip di valutazione dell'impatto ambientale, il valore corrispondente alla categoria d'impatto "Global Warming" è di circa 205 grammi di CO2 equivalente per ogni litro prodotto: ciò significa che 1 litro di acqua minerale imbottigliata contribuisce al surriscaldamento del pianeta quanto 205 grammi di CO2 (fonte per il calcolo del CO2 equivalente: Hera, "Dossier 2009 sulla qualità dell'acqua potabile"). Se sono stati 18.561.000 i litri prelevati, allora le fontanelle AQ non hanno fatto disperdere nell'atmosfera 3.805.005.000 grammi di CO2 (vale a dire 3.805 tonnellate di CO2). Ciò senza tenere conto delle emissioni liberate dalla combustione del carburante e dal consumo delle gomme degli automezzi utilizzati per il trasporto delle acque minerali.

Inoltre è da mettere all'attenzione l'eccellenza di ASA nel riutilizzo delle acque reflue. Con la Solvay Chimica Italia SpA (Rosignano Marittimo) e la Lucchini Siderurgica (Piombino), ASA ha stabilito rapporti di collaborazione per il riuso delle acque reflue depurate. Il Consorzio Aretusa, costituito da ASA, in associazione con Solvay Chimica Italia SpA e TM.E. SpA Termomeccanica Ecologica, è una realtà importante per trattare e recuperare le acque reflue, a fronte dei seri problemi ambientali creati dal deficit idrico. L'impianto fa sì che 3,4 milioni di mc/anno di reflui provenienti dai depuratori di Rosignano Solvay e di Cecina mare, dopo un trattamento corrispondente alle specifiche esigenze aziendali, siano riutilizzabili per gli usi industriali della Società Solvay. Un quantitativo d'acqua di falda (circa 2mila mc/anno), emunto dai pozzi Solvay nella zona costiera della Bassa Val di Cecina, può così essere utilizzato per usi civili, rispettando la capacità di ricarica naturale dei livelli.

La realizzazione del Progetto Fenice, in Val di Cornia, ha permesso di convogliare all'impianto siderurgico Lucchini tutti i reflui, ulteriormente trattati e sterilizzati, in uscita dagli impianti di trattamento della città di Piombino. Il volume di reflui complessivamente trattati è di 1,5 milioni di mc/anno, totalmente assorbiti dai processi di spegnimento coke e abbattimento fumi e pertanto trasformati in vapore. L'emungimento dai pozzi profondi da parte delle acciaierie si è ridotto di pari volume e si è così avviato un processo di recupero della situazione deficitaria della falda idrica, con un prevedibile miglioramento qualitativo e quantitativo delle risorse da destinare agli usi potabili.

Ad oggi ASA, su circa 35 milioni di mc/anno di acque scaricate e trattate, ne destina 4,9 al riutilizzo agricolo ed industriale (Progetto Aretusa - Bassa Val di Cecina - e Progetto Fenice - Val di Cornia) lungo la fascia costiera.

Un riconoscimento del valore dei progetti sopra descritti è arrivato anche dal Forum nazionale sul risparmio e conservazione della risorsa idrica che, nel marzo 2008, ha assegnato ad ASA il Premio Nazionale "Pianeta Acqua: azioni vir-tuose e buone pratiche per l'utilizzo razionale dell'acqua" a cui l'Azienda aveva concorso con il progetto "Il riutilizzo in industria delle acque reflue depurate: l'esperienza di ASA".

Infine, ASA è stata insignita dalla Regione Toscana del premio di eccellenza "Toscana ecoefficiente 2009-2010" per il progetto "Cornia Industriale", che prevede il riutilizzo delle acque reflue degli impianti principali di depurazione della Val di Cornia verso le acciaierie Lucchini (circa 1,6 milioni di mc/anno). L'effetto più importante dell'opera è quello di ridurre il fabbisogno di acque di falda dello stabilimento consentendo alla falda stessa di recuperare progressivamente i livelli piezometrici e quindi limitare l'ingressione salina causata dall'avanzamento verso l'entroterra del limite dalle acque marine e gli effetti di abbassamento dei terreni circostanti (la cosiddetta subsidenza).

 

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