[14/03/2012] News toscana

Bidoni tossici di Gorgona, Provincia e Comune di Livorno scrivono alla Capitaneria

Dopo la riunione convocata stamattina in Prefettura a Livorno per aggiornare gli enti ed i soggetti coinvolti nell'emergenza sugli sviluppi della vicenda dei bidoni tossici di Gorgona, caduti dall'eurocargo Venezia della Grimaldi Lines e finiti nel mare in tempesta il 17 dicembre 2011 al largo dell'Isola di Gorgona, ed ora dispersi a profondità intorno ai 450 m., il Comune e la Provincia di Livorno hanno deciso di inviare alla Capitaneria di Porto una lettera congiunta, per ribadire ancora una volta che «è necessario che la Società di navigazione presenti quanto prima un piano di recupero e un nuovo piano di ricerca teso a individuare i fusti che non sono stati ancora identificati, con l'auspicio che le operazioni si concludano in tempi rapidissimi»

L'assessore all'Ambiente del Comune di Livorno, Mauro Grassi, che ha firmato la lettera insieme all'assessore provinciale Nicola Nista, spiega che «a quasi tre mesi dall'incidente dell'Eurocargo Venezia resta difficile poter continuare a dire ai cittadini che solo la metà dei fusti tossici sono stati individuati e che nessuno è stato ancora recuperato. Per noi la prima azione di tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente resta l'operazione di recupero e, nel corso della riunione di questa mattina in Prefettura, abbiamo trovato pieno accordo con la Capitaneria sulla necessità di questa sollecitazione nei confronti della Società di navigazione».

Nella lettera, Comune e Provincia sottolineeranno che «è altrettanto necessario che la Società di navigazione proceda ad eseguire un'attività di monitoraggio concordata con gli Enti di controllo (Ispra, Arpat e Istituto superiore della sanità) su base mensile, che si protragga almeno fino a sei mesi dopo la conclusione delle operazioni di recupero dei fusti».

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