[08/03/2012] News

La marcia planetaria del fungo killer delle banane

Molecular Ecology pubblica la ricerca "Contrasting introduction scenarios among continents in the worldwide invasion of the banana fungal pathogen Mycosphaerella fijiensis" nella quale un team di scienziati francesi dell'Unités mixtes de recherche - Biologie et génétique des interactons plantes  del Centre de Coopération Internationale en Recherche Agronomique pour le Développement (Cirad - Umr Bgpi)  ricostruisce e caratterizza i percorsi di  introduzione di una  malattia del banan e del platano (la "banana da cucina") e definiscono questo «un passo fondamentale verso la comprensione dei fattori ecologici ed evolutivi che sottendono le invasioni di successo e l'emergenza della malattia». La Black leaf streak disease, o Sigatoka nera, colpisce la fotosintesi delle foglie, e comporta una precoce maturazione. Ritarda anche i raccolti e può influenzare la qualità, le dimensioni e numeri delle banane.

I ricercatori francesi hanno cercato di «decifrare gli scenari di introduzione e gli eventi stocastici demografici connessi con la diffusione globale di una malattia emergente delle banane causata dal patogeno fungino distruttivo Mycosphaerella fijiensis»  Lo studio ha analizzato la struttura globale della popolazione del fungo utilizzando 735 campioni provenienti da 37 Paesi e dice che «le nostre analisi designano il Sud-Est asiatico come la fonte dell'invasione globale e supportano la collocazione del centro di origine del M. fijiensis all'interno di questa area». 

Il team francese ha rilevato "colli di bottiglia" al momento dell'introduzione in altri continenti, seguiti da eventi che hanno provocato la diffusione della malattia all'interno dei continenti che ne erano immuni. Inoltre, lo studio presenta  scenari contrastanti dell'introduzione dell'agente patogeno tra i continenti africano e americano. Mentre in America le "firme" delle introduzioni sembrano il risultato di diversi eventi, «tutti i campioni africani esaminati sembrano discendere da un singolo evento fondatore di successo». Combinando i dati con le informazioni storiche, lo studio «rivela uno scenario di invasione originale e globale senza precedenti per questa malattia recente ed emergente, causata da un vento di dispersione del patogeno».

Secondo una delle autrici dello studio, Stephanie Robert la Sigatoka nera «è la malattia più importante e distruttiva delle  banane al mondo. Inizia con piccole macchie che si diffonde fino a tutte le foglie di banano, e la malattia può distruggere completamente l'intera pianta di banane».

Il fungo del  M. fijiensis  è stato trovato per la prima volta alle Figi  nel 1963, e si pensava che il centro di origine fossero la Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, ma lo studio ha rivelato che l'origine dell'infezione sarebbe ricercare in tutto il Sud-est asiatico, il che comprenderebbe almeno Malaysia, Filippine, Indonesia e Papua Nuova Guinea. L'area ospita diverse specie di banane selvatiche e di platano, tanto che viene definita «l'area dove la domesticazione della banana e del platano è iniziata migliaia di anni fa».

La Robert sottolinea che «le spore fungine non possono viaggiare che per pochi metri e sono molto sensibili ai raggi UV, ma quando viaggiano con il vento le spore possono essere disperse fino a diverse centinaia di chilometri». Ma anche questo non spiega come la malattia abbia potuto percorrere tutto il pianeta.

«Non credo che la malattia si sarebbe diffusa così lontano senza l'apporto umano - ha detto la Robert a Bbc News. È molto difficile capire esattamente come la malattia si diffonda: attualmente sta procedendo attraverso i Caraibi e ha appena invaso la Martinica».

Originariamente si pensava che il fungo avesse prima attraversato l'Africa, ma probabilmente si è diffuso da un'unica fonte nei dintorni del  Mar Cinese Meridionale. Ed anche nell'Asia del Sud-Est e in Oceania la diffusione del fungo è "multipla", come quella del continente americano. L'agente patogeno è stato identificato in Honduras nel 1972, ma «probabilmente era già presente fin dagli anni ‘60».

La Robert ha detto di sperare che questo studio «aiuterà l'industria delle banane a ridurre l'utilizzo dei fungicidi ed a sviluppare migliori strategie di controllo. E' molto importante per la creazione di varietà resistenti ai patogeni in maniera sostenibile, perché l'agente patogeno si adatta».

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