[08/03/2012] News

Bioenergie: nuovi strumenti Fao per sfruttare tutte le potenzialitą e diminuire gli impatti

La Fao ha pubblicato una serie di documenti di orientamento e strumenti politici che «Permetteranno ai governi di aiutare le comunità rurali a trarre dei vantaggi dallo sviluppo delle bioenergie e di vigilare che la produzione di agro-carburanti non si faccia a detrimento della sicurezza alimentare».

Tra i documenti pubblicati nei giorni scorsi dal progetto Bioenergy and food security criteria and indicators (Befsci) della Fao ci sono le metodologie di valutazione degli impatti ambientali e socio-economici della produzione bio-energetica, degli indicatori del livello delle buone pratiche raccomandate e delle misure politiche miranti a promuovere lo sviluppo sostenibile delle bio-energie.

Alexander Mueller, vice-direttore Fao per la gestione delle risorse naturali e l'ambiente, ricorda che «Tra qualche mese la comunità internazionale si riunirà durante la Conferenza Rio+20 per esaminare dei nuovi mezzi per combattere la povertà rurale e promuovere lo sviluppo sostenibile. La produzione di bioenergia, se è intrapresa in maniera responsabile ed opportuna, può permettere agli agricoltori ed alle popolazioni rurali di partecipare alla costruzione di una nuova green economy ed a contribuire  a contrastare gli effetti causati da decenni di disinvestimento nell'agricoltura e nelle zone rurali del mondo in via di sviluppo. Però, lo sviluppo delle bioenergie non deve in alcun caso compromettere la sicurezza alimentare».

Un'altra fonte di preoccupazione è la deforestazione per convertire nuove terre alle coltivazioni bioenergetiche ed i sui effetti sulle popolazioni autoctone, spesso devastanti, come si vede in Indonesia, Amazzonia ed anche in Africa.

Secondo Mueller, «Lo sviluppo della bioenergia deve essere gestito giudiziosamente e deve essere retto da principi guida di ordine sociale, quali lo sviluppo rurale sostenibile, la riduzione della povertà e la sicurezza alimentare».

Certo che in un mondo sempre più segnato dal land grabbing e dai soprusi delle grandi multinazionali dell'olio di palma e della soia e del mais, quella delle bioenergie sostenibili sembra una chimera, ma probabilmente è una strada obbligata se si vuole dare  futuro alle comunità rurali più povere. Il problema è come non far invadere i loro territori e le loro vite da "cavalli di Troia" energetici.

Il Befsci è un progetto finanziato dal Ministero dell'alimentazione, dell'agricoltura e della protezione dei consumatori della Germania ed è stato lanciato con l'obiettivo di analizzare i legami complessi tra bioenergia e sicurezza alimentare ed aiutare i politici a prendere decisioni chiare e basate su dati scientifici.

Tra i materiali messi a disposizione dal progetto, la Fao cita gli  "Operator Level Indicators", uno strumento per valutare gli impatti potenziali dei progetti della bioenergia sulla sicurezza alimentare; une lista dettagliata di metodologie ed indicatori per valutare gli impatti della bioenergia sulla sicurezza alimentare a livello nazionale; une serie di buone pratiche per limitare al minimo gli impatti negativi sull'ambiente; una raccolta di pratiche socio-economiche in corso di attuazione da parte dei produttori, con esempi  sui modi per sviluppare delle bioenergie in grado di promuovere lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare. Il progetto ha anche realizzato un inventario delle misure di gestione e politiche che possono servire ad affrontare gli impatti sociali ed ambientali negativi o legati alla sicurezza alimentare. Inoltre viene esaminato come integrare meglio I piccolo agricoltori nelle filiere mondiali delle bioenergie. Une nota di orientamento Befsci recensisce ed analizza diversi strumenti politici che potrebbero servire agli enti pubblici ed ai pianificatori per esigere o promuovere buone pratiche nella bioenergia.

Heiner Thofern, direttore del   Befsci/Fao, conclude: «Il documento esamina il pro e il contro così come il fondamento di questi diversi strumenti, in modo che i governi, che si confrontano con questi problemi possano trarre profitto dalle esperienze altrui».

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