[02/03/2012] News toscana

Parco San Rossore: uno studio della Regione valuterą gli impatti delle attivitą turistiche

Conciliare attività turistiche con i vincoli di tipo naturalistico presenti in un parco naturale non è semplice, ma possibile attraverso un'adeguata conoscenza di tutti gli impatti ambientali e successivamente con una corretta pianificazione che preveda divieti o mitigazioni.

Questa è il percorso che vuole intraprendere la Regione Toscana all'interno del parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, dove in alcune aree come a Marina di Torre del Lago, insistono attività come pub, locali, discoteche fonti di potenziali impatti.

La Regione ha dato l'incarico alla società Nemo (Nature and enviroment management operators), vincitrice dell'appalto, di elaborare un'analisi precisa di tutta la zona, che fornisca un quadro sui reali valori naturalistici dell'area circostante alle strutture, sull'impatto di queste sui valori naturalistici e sulle soluzioni di mitigazione da mettere in atto in modo da compensare le esigenze di tutela naturalistica e quelle ricreativo-turistiche.

«Lo studio - ha spiegato l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - servirà a risolvere, con la partecipazione dei soggetti coinvolti, comune, Parco e associazioni, una questione annosa, ovvero quella dei rapporti tra parco ed attività turistico ricreative presenti nelle aree contigue. Il nostro obiettivo è quello di renderle il più possibile compatibili con la valorizzazione della biodiversità presente nel Parco che anch'essa è una risorsa importante per il territorio, risolvendo la contrapposizione che tutti gli anni ha caratterizzato la zona».

Lo studio che elaborerà anche soluzioni tecniche, in condivisione con i soggetti interessati, prevede diverse fasi: fino a primavera saranno individuati gli impatti e gli eventuali limiti e condizioni di esercizio delle attività, le possibili misure di mitigazione e la predisposizione di un piano delle azioni da mettere in atto per lo svolgimento di attività sostenibili, compresa l'eventuale proposta di modifiche degli strumenti di piano e di regolamentazione vigenti sul territorio. Durante la primavera e l'estate fino al 30 settembre sarà effettuato un monitoraggio del successo delle azioni di mitigazione individuate e attuate. A dicembre quindi saranno definite eventuali ulteriori o diverse misure di mitigazione che potrebbero essere state individuate come opportune in seguito agli esiti dell'attività di monitoraggio condotta nei mesi precedenti.

«Con l'avvio di questo studio la Regione Toscana vuole realizzare uno sviluppo sostenibile della zona - ha sottolineato l'assessore regionale a cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti - Un nuovo modello che garantisca la tutela del paesaggio e la sicurezza dei residenti, ma allo stesso tempo valorizzi l'attività ricreativa e turistica. La condivisione e la partecipazione dei soggetti coinvolti è determinante per la realizzazione di questo progetto così innovativo. Trovare un equilibrio può consentire uno sviluppo turistico sia del Parco, e delle sue straordinarie risorse ambientali, che del segmento turistico Lgbt che trova nella Marina di Torre del Lago un riferimento di rilievo internazionale. Nel frattempo auspico che i locali sulla Marina possano riprendere la loro attività. Valuto la riapertura il modo migliore per usare l'estate come periodo di sperimentazione autentica e per pervenir e a risultati concreti» ha concluso Scaletti.

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