[01/03/2012] News

Buone notizie per le giraffe del Niger: aumentate del 24% nel 2011

La popolazione delle giraffe del Niger (Giraffa camelopardalis ssp. peralta), le ultime sopravvissute in tutta l'Africa occidentale, ha avuto nel 2011 un forte incremento, passando da 250 a 310 individui. L'aumento del 24% è stato verificato attraverso un censimento i cui dati sono stati presentati nella capitale Niamey dal ministro dell'ambiente del Niger, Issoufou Issaka.

La popolazione di giraffe peralta è ora composta da 146 maschi e 164 femminne, 26 delle quali in stato di gravidanza avanzata. Il primo censimento effettuato nel 1996 aveva trovato una situazione disperata: appena 50 individui sopravvissuti in natura. In 16 anni, grazie a minime misure di protezione ed all'impegno di associazioni locali (ed all'ecoturismo) il numero di giraffe peralta è aumentato di oltre il 600%. «Questo fa comprendere l'importanza degli sforzi sviluppati dal nostro Paese per la salvaguardia della biodiversità», ha detto  Issaka.

La giraffa del Niger si distingue dalle altre per la colorazione tenue delle sue macchie rosate bordate di bianco, e la popolazione che sopravvive in Niger è ormai solo un relitto di quella che occupava nel Sahel un grande areale che nel XIX secolo si estendeva dal Senegal al Camerun. Questa sottospecie di giraffe vive soprattutto nei cantoni di Kouré e di Harikanassou, in una regione sud-occidentale del Niger, tra i 60 e gli 80 km ad est di Niamey. La Lista Rossa dell'Iucn spiega che le indagini genetiche effettuate nel 2007  sulle Giraffa camelopardalis peralta hanno confermato che gli ultimi esemplari di questa sottospecie sopravvivono solo allo stato selvatico.

Questo successo riproduttivo è dovuto soprattutto all''Association de sauvegarde des girafes du Niger (Asgn), che ha puntato a far  diventare le giraffe una fonte di entrate per la popolazione locale, salvando così questi grandi erbivori e il loro habitat. Dal 1996 l'Ong collabora con le comunità locali della "Zone girafe", a Kouré, un cantone del Niger con 45 villaggi,  per combattere il bracconaggio. Le giraffe vivono nella savana di Kouré, un'area di appena 42 km2 abitata da oltre 80.000 esseri umani, una delle più densamente popolate del Niger. Questi grandi erbivori a Kouré non sono minacciati dai loro predatori naturali, scomparsi da tempo dall'area, e l'unico pericolo rimasto per le giraffe sono i cacciatori e soprattutto i bracconieri che riforniscono i "guaritori" che utilizzano gli organi delle giraffe nella medicina tradizionale.

La maggiore fonte di conflitto tra uomini e giraffe erano le incursioni di questi grandi erbivori nei campi coltivati, ma i danni provocati dalle giraffe peralta sono stati  risarciti utilizzando le entrate del turismo nella "Zone girafe", e un programma di educazione ambientale nelle scuole ha riavvicinato la popolazione a questi grandi camelidi che sono diventati una ricchezza turistica inestimabile per Kouré, dove l'ecoturismo è in crescita nonostante la difficile situazione politica, sociale ed ambientale del Niger.  

Già nel 20009, grazie all'ecoturismo erano state costruite 2 scuole e 3 pozzi, ma anche piste rurali; inoltre è rallentato l'esodo rurale verso Niamey e l'emigrazione verso le aree costiere di altri Paesi africani o l'Europa. Circa 700 capi famiglia hanno beneficiato di microcrediti e le attività di rimboschimento permettono agli agricoltori di guadagnare 2.000 franchi Cfa al giorno (4 dollari), ed alcune delle persone più povere che hanno così visto triplicare il loro reddito  giornaliero.

Come spiegavamo nel novembre 2010 su greenreport.it, «quello che da noi probabilmente basterebbe a malapena ad avviare una campagna ambientale in Niger rappresenta la salvezza per uomini e animali. L'Asgn negli ultimi due anni ha investito circa 47 milioni di franchi Cfa (più o meno 94.000 dollari) nella "Zone girafe", che sono andati soprattutto nell'acquisto di concimi e sementi per assicurare un miglior rendimento ai campi dei piccoli agricoltori, incoraggiandoli così a proteggere di più le giraffe». 

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