[01/03/2012] News

Due americani su tre credono nel global warming, anche il 47% dei repubblicani

Secondo il National Survey of American Public Opinion on Climate Change (Nsapocc) «La percentuale di americani che credono nel global warming ha raggiunto il livello più alto dopo il calo del 2009, rimbalzando da un periodo di declino significativo».

Il rapporto sul quarto sondaggio  Nsapocc realizzato dalla Ford school of public policy dell'università del Michigan e dal Muhlenberg college institute of public opinion, afferma che «Un fattore chiave che influenza la percezione degli americani sul global warming sono le loro osservazioni personali sul tempo meteorologico e le variazioni delle temperatura. Circa la metà degli americani ora guardano alle loro esperienze personali come le ragioni principali per credere nel global warming».

Nel primo sondaggio del 2008, il 72% dei cittadini Usa diceva di credere che ci fossero solide prove che le temperature medie sulla Terra siano state sempre più calde negli ultimi 40 anni, ma il numero degli statunitensi convinti del riscaldamento climatico era sceso al 65%  nell'autunno del 2009 e crollato al 58% nel 2010. Il recente sondaggio dimostra un'inversione di tendenza nell'autunno del 2011 e quello svolto tra il 4 ed il 21 dicembre 2011 ha un rimbalzo al 62% che segna il termine del periodo di eco-scetticismo.

Ma sul global warming la divisione sembra ancora politica-partitica: il 78% degli elettori democratici dicono che ci sono prove solide del cambiamento climatico, ma per il 42% degli elettori repubblicani non ci sono prove sufficienti che il pianeta si stia riscaldando, anche se una maggioranza relativa del partito dell'elefante, il 47%, è d'accordo che ci siano le prove del global warming.

Dal sondaggio viene anche fuori che la maggior parte della minoranza (26%) degli americani che non crede al global warming pensa che gli scienziati stiano manipolando i dati, più di 8 ecoscettici su 10  hanno detto che «Gli scienziati stanno sopravvalutando le prove». Il 12% degli americani ha detto di non avere opinioni precise sul global warming.

Che quasi due terzi degli statunitensi  americani concordino sul fatto che ci sono prove evidenti che la temperatura media della Terra è stata sempre più calda negli ultimi quattro decenni, è una brutta notizia per i candidati repubblicani alle elezioni presidenziali che hanno fatto dell'eco-scetticismo una loro bandiera, ma gli statunitensi sembrano sempre più convinti da dati come quelli diffusi dalla Nasa che a partire dal 2000 ci sono stati 9 dei 10 anni più caldi della storia o dal record di maltempo, con eventi estremi come cicloni e tempeste tropicali, che secondo la National oceanic and atmospheric administration, nel 2011 hanno causato più di 55 miliardi di dollari di danni negli Usa.

Dati ed esperienze che rendono molto azzardate le dichiarazioni di alcuni leader repubblicani  che dicono che non è vero che siano l'attività antropica e l'utilizzo dei combustibili fossili a causare il cambiamento climatico, con alcuni parlamentari repubblicani che sostengono apertamente che il global warming è solo un'invenzione degli ambientalisti che vogliono distruggere il business Usa.

Torna all'archivio