[01/03/2012] News toscana

Spiaggiata a Livorno la paraffina sversata alla Meloria. Quasi conclusa la bonifica

tecnici della Protezione Civile del Comune di Livorno, insieme alla ditta Labromare, hanno lavorato dalle 22.00 di ieri (29 febbraio) fino alle 3 di questa mattina, e di nuovo dalle prime ore dell’alba, per eliminare la massa di paraffina che si è spiaggiata nella serata di ieri nel tratto di costa che dall’Acquario “D. Cestoni” ai Bagni Nettuno (zona del viale Italia, in prossimità della Terrazza Mascagni). 

Fino a questo momento sono state aspirate, con idrovore, oltre 2 tonnellate di materiale (paraffina mischiata ad acqua di mare) e si sta ultimando l’intervento di bonifica, con l’utilizzo, oltre che delle idrovore, di 50 metri di panne assorbenti.
Come si ricorderà, la massa di paraffina era stata avvistata il 28 febbraio in prossimità della Meloria dai Vigili del Fuoco. Un campione delle acque era stato analizzato da Arpat che aveva stabilito la natura del materiale. La Capitaneria di Porto, che ha la competenza di intervento in mare, aveva effettuato dei sopralluoghi ma a quanto risulta agli uffici comunali, non è riuscita ad avvistare la massa oleosa finché questa non è arrivata a riva.
Come spiega l’assessore alla Protezione Civile del Comune, Bruno Picchi, “non appena abbiamo appreso, nella serata di ieri, la notizia che il materiale aveva raggiunto la costa, la Protezione Civile del Comune di Livorno, già in stato di allerta, ha prontamente messo in campo, "in notturna", le proprie squadre, coadiuvata, dalla ditta specializzata Labromare. L’SVS ha dato un prezioso contributo illuminando la Terrazza Mascagni “a giorno”.
“L’intervento del Comune – aggiunge Picchi - è stato immediato e tempestivo e in questi casi la tempestività gioca un ruolo importantissimo a favore della salute dei cittadini e dell’ambiente. Sarebbe stato preferibile – sottolinea l’assessore Picchi - che la chiazza, facile da monitorare vista la sua densità, fosse stata eliminata al largo non appena avvistata. Questo, sia perché l’intervento sarebbe stato molto più semplice tecnicamente e meno impattante da punto di vista ambientale, sia perché non avrebbe gravato sulle casse del Comune. Togliere il materiale a riva e dagli scogli – conclude l’assessore Picchi - presenta notevoli difficoltà operative ed è un intervento estremamente oneroso”.
La Protezione Civile del Comune conta di poter bonificare completamente l’area interessata (più di 600 mq) entro la giornata di domani.
Il materiale aspirato sarà smaltito come la normativa prevede per questo tipo di rifiuto. 
A scopo precauzionale la Protezione Civile ha inoltre fatto in modo che l'Acquario "D. Cestoni" funzioni a ciclo chiuso, finché la situazione non tornerà alla normalità, per evitare che la paraffina entri nelle vasche dei pesci. Si ritiene che già da domani l’Acquario potrà funzionare a regime normale.

Lo sversamento, l'ennesimo episodio di inquinamento da incidente nel Tirreno toscano, è stato segnalato nella serata del 28 febbraio vicino all'area marina protetta della Meloria  e nella serata il materiale, costituito da grumi di paraffina pura, era già vicino alla costa livornese.

La macchia bianca è stata avvistata sulla costa di Livorno intorno alle 19,00 di ieri dalla Capitaneria di Porto ed  operatori del Dipartimento Arpat di Livorno sono andati nella zona fra il porto e la terrazza Mascagni, dove  «Hanno constatato lo spiaggiamento della macchia biancastra avvistata ieri in prossimità delle secche della Meloria - si legge in un comunicato dell'Agenzia regionale per l'ambiente -  Gli operatori hanno confermato che si tratta di paraffina pura e che lo spiaggiamento ha interessato un'area di una ventina di metri per una profondità di circa tre metri ed uno spessore di 2 centimetri. E' stata avvertita l'Amministrazione comunale al fine di disporre la rimozione di tali materiali».

Una nota dall'amministrazione comunale spiega che «La Protezione Civile del Comune di Livorno, già in stato di allerta, ha messo in campo "in notturna" le proprie squadre, coadiuvata dalla ditta specializzata Labromare che aspirerà con delle idrovore il materiale e successivamente provvederà a smaltirlo come la normativa prevede per questo tipo di rifiuto. A scopo precauzionale la Protezione Civile ha inoltre fatto in modo che l'Acquario "D.Cestoni" funzioni  a ciclo chiuso, finché la situazione non tornerà alla normalità, per evitare che la paraffina entri nelle vasche dei pesci».

Da segnalare le polemiche delle ultime ore tra Comune e Capitaneria di porto sulla gestione di questa ennesima emergenza a mare, probabilmente strascichi delle precedenti frizioni sulla vicenda dei fusti tossici finiti in mare il 17 dicembre 2011 dall'eurocargo Venezia della Grimaldi lines.

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