[23/02/2012] News

I ministri dell'ambiente del mondo: «Governance internazionale per un pianeta pił sostenibile»

I ministri dell'ambiente e i rappresentanti dei governi di  quasi 150 Paesi hanno concluso il loro meeting annuale a Nairobi  e in una dichiarazione, rilasciata in occasione del 40° anniversario dell'Programma Onu per l'ambiente (Unep), hanno definito Rio+20 come «Un'occasione unica per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali nel contesto dello sviluppo sostenibile». La dichiarazione di Nairobi sottolinea la preoccupazione per «Il degrado ambientale continuo» a cui si assiste in tutto il mondo, anche in base alla sintesi del Global Outlook 5 presentato dall'Unep al meeting.

La dichiarazione impegna i governi «A fare di Rio+20 un successo e a sviluppare azioni concrete per affrontare i pressanti problemi ambientali come una comunità globale nel contesto di uno sviluppo sostenibile».

Il presidente del Governing Council  dell'Unep, Federico Ramos de Armas, ministro dell'ambiente della Spagna, ha riassunto i tre giorni di dibattito su Rio+20 e Green economy, nel contesto dello sviluppo sostenibile e dell'eradicazione della povertà e di un nuovo quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile: «La Green economy è stata considerata dai ministri e dai delegati come una strada per realizzare uno sviluppo sostenibile, eliminare la povertà e creare posti di  lavoro decenti e per una maggiore efficienza delle risorse, favorire la transizione al consumo e a modelli di produzione sostenibili  ed  agevolare lo sviluppo dell'economia low carbon». Ramos de Armas ha inoltre sottolineato che rimangono ancora da affrontare molte sfide economiche, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, per quanto riguarda finanziamenti, conoscenze, e accesso alle tecnologie necessari ed ha fatto notare «Le preoccupazioni da parte di alcuni Paesi che ci sia il rischio che la Green economy possa portare anche al protezionismo commerciale. E' di vitale importanza un maggiore coinvolgimento in tutti i settori della società e dei Paesi per affrontare tali rischi. Tuttavia, sono dell'opinione che la stragrande maggioranza delle nazioni ragioni in termini di sostegno alla Green economy, grazie alle sue potenziali opportunità di integrare le dimensioni sociali, ambientali ed economiche dello sviluppo sostenibile. Molte delle attività, secondo l'approccio della Green economy, sono  in grado di fornire nuove opportunità per le donne di diventare protagoniste dell'economia locale, soprattutto nei settori dell'energia, della gestione del territorio e dell'acqua».

La sintesi del Presidente riflette anche le opinioni di ministri e delegati sulla questione della governance internazionale dell'ambiente (IEG) come parte della sfida più ampio di riforma del quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile.

Opinioni condivise anche da ministri e delegati che hanno molto puntato sulla governance ambientale internazionale (International environmental governance - Ieg) come parte della più ampia sfida per la riforma del quadro istituzionale per uno sviluppo sostenibile: «Pur riconoscendo il contributo dell'Unep allo sviluppo sostenibile, c'è stato un enorme sostegno al fatto che è necessario un cambiamento urgente dell'attuale sistema», ha detto il ministro del governo di centro-desta spagnolo». L'Unep sostiene che c'è un ampio sostegno a rafforzare il suo mandato e l'autorità e le risorse finanziarie dell'agenzia Onu e che anche l'Unione africana e l'Unione europea hanno sostenuto che a Rio+ 20 si approvi  una riforma dell'Unep che lo trasformi in un'agenzia specializzata dell'Onu.

I ministri hanno chiesto un maggiore coinvolgimento dei grandi gruppi e stakeholder, compresi gli enti locali e regionali, le donne, i popoli indigeni, i giovani e il settore privato in tutte le nuove disposizioni istituzionali.

Ramos de Armas ha concluso «Il tempo non è dalla nostra parte, a Rio+20 dobbiamo agire rapidamente e immediatamente per rispondere alla crisi ambientale in corso. I delegati hanno sottolineato che ci dovrebbe essere una decisione chiara sul quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile e la governance ambientale internazionale».

A Nairobi sono arrivati anche i messaggi di diversi leader mondiali che hanno preso spunto dal rapporto Unep "Notre planète" discusso dal summit dei ministri ambientali. Il segretario generale dell'Onu  Ban Ki-moon,  ha detto che «Il rapporto Unep sulla Green economy sfida il mito secondo il quale ci sarebbe un problema tra economie ed ambiente. Il rapporto dimostra il fatto che se le economie diventano più verdi non è un ostacolo per la crescita ma piuttosto un nuovo motore per la crescita, che crea posti di lavoro corretti e che è anche una strategia essenziale per l'eradicazione della povertà persistente. Il rapporto vuole anche spingere i decisori politici a creare le condizioni favorevoli per accrescere gli investimenti nella transizione che portano alla Green economy».

Il presidente cinese Hu Jintao ha assicurato che «La Cina onorerà il suo impegno preso per la crescita della Green economy».

Il presidente Usa Barack Obama ha sottolineto che «Il nuovo dialogo sulla Green economy che noi realizziamo oggi rafforzerà ancora di più  la nostra cooperazione nelle realizzazioni ecologiche e lo sviluppo sostenibile».

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha scritto che «La Germania potrebbe essere un pioniere per una nuova generazione di fonti rinnovabili», mentre il presidente del Messico, Felipe Calderón, ha sottolineato il legame tra economia ed ambiente.

Secondo il direttore dell'Unep, Achim Steiner, «I ministri responsabili per l'ambiente del mondo hanno inviato un segnale chiaro al vertice Rio+20, cioè che ci deve essere un focus urgente per innalzare l'implementazione dello sviluppo sostenibile e che audaci decisioni di trasformazione devono essere prese tra quattro mesi in Brasile. I tre messaggi lanciati da questo Governing Council, l'ultimo incontro mondiale dei ministri dell'ambiente del mondo, sono questi: 1) la comprensione scientifica su ciò che sta accadendo al pianeta, come risultato dei percorsi di sviluppo passati e presenti, è molto più chiara e molto più sobria rispetto a 20 anni fa; 2) C'è stato un travolgente sostegno alla la transizione verso un'economia globale lungo i sentieri proposti nel Green Economy Report dell'Unep, affinché possa fornire positivi risultati sociali e ambientali in tutte le nazioni; 3) Le riforme incrementali dell'attuale architettura e le modalità di gestione del pianeta Terra ci hanno portato a 7 miliardi lungo un sentiero insostenibile e un futuro molto incerto, è il momento di attuare le decisioni e le direttive del Rio 1992 Earth Summit,  in modo che questa generazione di leader mondiali e ministri possano mantenere le promesse e la visione della generazione precedente».

Al termine del Consiglio direttivo dell'Unep, i rappresentanti dei governi hanno anche preso diverse decisioni su questioni specifiche che vanno dal modo migliore per colmare le lacune sui dati ambientali in tutto il mondo e il finanziamento del  Ten Year Programme on Sustainable Consumption and Production per le sostanze chimiche.

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