[23/02/2012] News toscana

Gorgona: riprese le ricerche dei fusti tossici

Da stamattina alle 8 la nave da ricerca oceanografica Minerva Uno ha ripreso le ricerche, verifiche e mappatura per il recupero dei due bilici  carichi di bidono contenenti sostanze tossiche (catalizzatore Imo UN 3191) finiti sul fondale del Banco di Santa Lucia, 9 miglia a nord-ovest di Gorgona, mentre il 17 dicembre 2011 l'eurocargo Venezia della Grimaldi LInes navigava verso Genova nel mare in tempesta.

Un'ordinanza della Capitaneria di Porto di Livorno informa che la Minerva Uno, insieme ad unità della Marina Militare «procederà ad indagine geofisica e video con strumentazione a scafo trainata/teleguidata (tipo Side Scan Sonar, Multi Beam, Magnetometro e Rov)».

Le attività di ricerca dei fusti verranno eseguite 24 ore su 24  e si svolgono su una vasta zona. Si tratta della terza fase delle ricerche, iniziate il 6 febbraio,  dei 198 fusti dopo : la prima è terminata il 14 febbraio e la seconda il 19, con il ritrovamento dei due semirimorchi a 430 metri di profondità e l'individuazione di parte dei fusti, alcuni dei quali sono stati schiacciati ed "aperti" dalla pressione dell'acqua, spargendo il loro contenuto tossico sul fondale

L'ordinanza della Capitaneria di Porto di Livorno vieta  a partire da oggi, ad esclusione delle navi impegnate nelle ricerche e nei campionamenti,  la navigazione, la pesca ed ogni attività subacquea e di superficie  ad una distanza di 3 miglia dal punto di coordinate (WGS84) latitudine 43° 33' 53'' N, longitudine 009° 46' 16''.

E oggi nell'area ci sarà anche un peschereccio che effettuerà per conto della Regione Toscana dei prelievi sulla fauna ittica che saranno analizzati dall' Arpat e dall'Istituto zooprofilattico, che invieranno gli esiti degli accertamenti all'Istituto superiore di sanità che dovrà valutarle ed esprimersi in merito.

Il presidente della Regione Enrico Rossi, ha detto che «In ballo c'è la sicurezza dei cittadini che vogliamo e dobbiamo garantire. Al Ministero chiedo di attivare subito l'Istituto superiore della sanità per avere in tempi rapidi i responsi sulle analisi che invieremo». Rossi ha ribadito «La necessità di procedere ad una ulteriore attenta verifica», rispetto alle analisi conclusesi il 19 febbraio.

Nell'incontro che si è tenuto ieri in prefettura a Livorno  non sono emersi elementi di criticità ambientale immediati e la Regione dice che « Arpat e Ispra sono impegnati a svolgere monitoraggi per tenere sotto controllo l'andamento della qualità delle acque e dei sedimenti. Attività che continuerà anche nei prossimi giorni a partire proprio dall'area di mare limitrofa al ritrovamento dei fusti». Regione e Comune di Livorno chiedono che la Grimaldi presenti  entro questa settimana un piano per il recupero dei 55 fusti finora ritrovati «Adeguato alle difficoltà dell'operazione e comunque tale da garantire un esito positivo» Rossi ha ribadito che «E' necessario non interrompere ma anzi intensificare le ricerche dei 143 fusti ancora mancanti oltre ad avviare le operazioni di recupero».

Riguardo al summit di ieri a Livorno, l'assessore regionale all'ambiente Annarita Bramerini ha detto che «Si è trattato di un incontro utile per fare il punto della situazione e per condividere con gli enti locali le azioni per garantire una corretta informazione ai cittadini: Vorrei anche rilevare l'importante ruolo svolto da Arpat sia in questa occasione sia al Giglio, con le sue migliori professionalità e competenze».

Torna all'archivio