[22/02/2012] News

Disponibilità del suolo e autorizzazione unica per impianti fotovoltaici

Chi ha intenzione di costruire un impianto fotovoltaico deve dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima del rilascio dell'autorizzazione, la disponibilità del suolo su cui intende realizzare l'impianto.

Lo ricorda il Tribunale amministrativo della Sardegna (Tar) - con sentenza 20 febbraio 2012, n.135 - nella questione riguardante il Comune di Istili e la Regione Sardegna. E in particolare la richiesta del Comune di annullamento dell'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio dell'impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile solare fotovoltaica, rilasciata dalla Regione Sardegna.

Il Comune, sostiene che il Consorzio Industriale di Nuoro non possa cedere o garantire la disponibilità dei terreni sui quali sorgerà l'impianto, dato che gli immobili appartengono al Comune che non fa più parte del Consorzio. Per cui i beni ricadenti nel territorio comunale sono stati sottratti al Consorzio e automaticamente trasferiti al Comune, per l'esercizio autonomo delle funzioni di carattere industriale. Da qui - sempre secondo il Comune - ne deriverebbe, la mancanza della disponibilità del suolo da parte del soggetto richiedente.

Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti a un'autorizzazione unica rilasciata a seguito di un procedimento - anche questo unico - al quale partecipano tutte le amministrazioni interessate. Il rilascio dell'autorizzazione costituisce titolo a costruire e a mettere in funzione l'impianto (in conformità al progetto approvato).

Il rilascio è anche subordinato alla disponibilità del suolo. La stessa normativa nazionale (Dlgs 387/2003 - attuativo della Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili - e modificata dalla legge 99/2009) dispone che per la realizzazione di impianti fotovoltaici e anche per quelli alimentati a biomassa, il proponente deve dimostrare - nel corso del procedimento, e comunque prima dell'autorizzazione - la disponibilità del suolo su cui realizzare l'impianto, "ferme restando la pubblica utilità e le procedure conseguenti per le opere connesse".
Del resto il fine della stessa disciplina europea e nazionale è quello di promuovere le fonti rinnovabili e favorire lo sviluppo di tali impianti definiti come "di pubblica utilità, indifferibili e urgenti". Ed è quello di favorire la realizzazione degli impianti in questione, semplificando i procedimenti autorizzativi.

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