[21/02/2012] News

Terre contaminate da antiparassitari o da inquinanti organici persistenti: proroga di 5 anni per importazione in Ue

Per altri cinque anni è possibile importare nell'Unione a scopo di decontaminazione terra contaminata da antiparassitari o da inquinanti organici persistenti. Lo ha deciso l'Ue con apposito provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi.

Dunque l'Ue autorizza - per un periodo limitato -  gli Stati membri che partecipano al programma di prevenzione ed eliminazione degli antiparassitari obsoleti dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) a consentire l'introduzione nell'Unione di terra contaminata da tali antiparassitari destinata a essere sottoposta a trattamento presso inceneritori predisposti per il trattamento di rifiuti pericolosi.

E lo fa in deroga rispetto al divieto generale di introdurre in determinati territori definiti vegetali e prodotti vegetali. Tale disposizione è prevista dalla direttiva del 2000 (la numero 29) che individua le misure di protezione contro l'introduzione nella nell'Unione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nel territorio europeo.

La produzione vegetale riveste grande importanza. Ma il rendimento della produzione vegetale è costantemente compromesso dagli organismi nocivi. Per cui risulta necessario proteggere i vegetali da tali organismi, non soltanto per evitare una diminuzione della resa, ma anche per accrescere la produttività dell'agricoltura.

La lotta contro gli organismi nocivi condotta all'interno dell'Ue attraverso un regime fitosanitario applicabile al territorio comunitario - in quanto spazio senza frontiere interne ed intesa a distruggerli metodicamente e in loco - avrebbe soltanto una portata limitata se non fossero applicate contemporaneamente misure di protezione contro la loro introduzione nell'Unione.

La necessità di tali misure è stata da tempo riconosciuta e ha formato oggetto di numerose disposizioni nazionali e di convenzioni internazionali, tra le quali la Convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (Cipv) del 1951, conclusa in seno all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao),  che riveste un interesse mondiale.

Una delle misure più importanti consiste nella compilazione di un elenco degli organismi nocivi particolarmente pericolosi, la cui introduzione nell'Ue deve essere vietata, e degli organismi nocivi la cui introduzione tramite taluni vegetali o prodotti vegetali deve essere parimenti vietata.

Però, la presenza di alcuni di organismi nocivi non può essere accertata con sicurezza al momento dell'introduzione dei vegetali e dei prodotti vegetali provenienti dai paesi dove sono presenti detti organismi. Per cui sono stati previsti divieti d'importazione di taluni vegetali e prodotti vegetali e  controlli speciali nei paesi produttori.

Accanto a questi divieti è stata prevista la possibilità di consentire deroghe. Fra l'altro,  l'esperienza acquisita ha dimostrato che alcune di tali deroghe possono essere altrettanto urgenti delle misure di salvaguardia.

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