[20/02/2012] News

Esperti, competenti e motivati i dirigenti delle nuove strutture di ARPAT

Nessuna riduzione dei livelli essenziali di tutela ambientale. La Direzione dell'Agenzia risponde ad un comunicato sindacale


Le segreterie regionali dei sindacati della funzione pubblica Cgil-Cisl-Uil hanno diffuso il 14 febbraio un comunicato stampa, ripreso dal quotidiano La Nazione il 20 febbraio, nel quale si contesta pesantemente la riorganizzazione dell'Agenzia operata nei giorni scorsi attraverso la nomina dei responsabili delle strutture organizzative dell'Agenzia.

Nel comunicato sembra che la Direzione aziendale abbia fatto una sorta di colpo di mano nel fine settimana con inspiegabili spostamenti di dirigenti senza alcuna attenzione alle professionalità ed esperienze possedute. Ad un osservatore poco attento alle vicende vissute dall'Agenzia in questi anni potrebbe sembrare il tutto verosimile. La realtà è ben diversa.

Il percorso di riorganizzazione dell'Agenzia è stato iniziato nel 2006 e non portato a compimento da parte della precedente Direzione, che per questo era stata contestata per l'immobilismo dai sindacati, che all'insediamento del nuovo Direttore generale hanno insistito sulla necessità di procedere al più presto con la riorganizzazione dell'Agenzia.

La nuova Direzione, insediatasi ad aprile 2011 con il mandato di dare piena applicazione della nuova legge istitutiva di ARPAT ha proceduto in meno di dieci mesi a compiere tutti gli atti necessari (Regolamento, Atto di organizzazione di dettaglio, graduazione delle funzioni dirigenziali e bando per la disponibilità dei dirigenti a ricoprire i vari incarichi). Il tutto sempre ricercando il massimo confronto e, laddove possibile, concordando i provvedimenti con le organizzazioni sindacali.

Era quindi necessario procedere alle nomine dei nuovi responsabili, cosa che la Direzione in modo collegiale ha fatto in piena responsabilità, cercando di seguire i principi informatori che l'hanno caratterizzata fin dall'inizi del proprio mandato: valorizzare le professionalità, garantire il massimo di rinnovamento possibile, mobilitare le risorse disponibili per assicurare una maggiore efficienza ed efficacia del lavoro dell'Agenzia. Un'agenzia con una maggiore integrazione delle funzioni, più coesa, più omogenea, che sappia cogliere al meglio anche la valenza regionale delle azioni locali.


Le nomine hanno riguardato i responsabili di dipartimenti e settori, cioè di persone che dovranno dirigere altri dirigenti, con incarichi professionali e circa 630 lavoratori del comparto, che in larga misura sono essi stessi laureati e possiedono elevate professionalità. Per guidare queste strutture, quindi, le professionalità specifiche devono necessariamente essere correlate a competenze gestionali.

In un'organizzazione è normale che si creino situazioni consolidate ed un po' abitudinarie, che tendano ad adagiarsi in una sorta di "logica conservativa", ma questi non sono tempi in cui possano essere accettate le rendite di posizione. Francamente paragonare la "rotazione interna negli incarichi" realizzata, spostando dirigenti impegnati da tempo in direzione nelle strutture territoriali e viceversa, rispetto alla mobilità ipotizzata nel dibattito politico nazionale da un lavoro ad un altro, ci sembra francamente esagerato.

Fra l'altro già da diversi mesi la rotazione degli incarichi era già stata sperimentata con risultati più che positivi. E' stata evidente la capacità dimostrata dai dirigenti dell'Agenzia di coglierne gli elementi innovativi, al punto che il rinnovamento è stato operato in gran parte accogliendo le opzioni di cambiamento di ruolo o di sede che essi stessi avevano espresso. Una attenzione particolare è stata poi assicurata nell'individuare coloro che dovranno condurre i settori ad elevata specializzazione ed i laboratori nelle Aree Vaste. In questi casi si è cercato di conciliare al massimo la presenza di capacità gestionali con il possesso di conoscenze professionali di alta specializzazione.


Questa Direzione non si riconosce nel detto tutto italiano "cambiare perché niente cambi", e intende lavorare continuare con decisione per far compiere un vero rilancio all'attività dell'Agenzia per la salvaguardia dell'ambiente della nostra regione.

In ogni caso, riguardo alle preoccupazioni espresse dalle OOSS, si auspica nelle prossime settimane di avere nuove occasioni di confronto con i sindacati su importanti temi, sui quali si spera vivamente di poter trovare le migliori intese.

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