[17/02/2012] News

Usa, le lobby industriali contro le norme di Obama per ridurre l’inquinamento da mercurio

Disperato assalto finale dei repubblicani alle norme ambientali

I rappresentanti di alcuni dei maggiori inquinatori statunitensi e i gruppi  di interessi come la National mining association, che li sostengono facendo lobbying in Parlamento, hanno presentato ricorsi per bloccare i Mercury and air toxics  standards, le norme tanto richieste ed attese da ambientalisti e comunità per bonificare ed evitare l'inquinamento da mercurio, i gas acidi e altre sostanze tossiche pericolose per l'aria. Le denunce delle lobby minerarie ed industriali riguardano le "landmark protections" approvate dall'amministrazione Obama e pubblicate  sul Federal Register il 16 febbraio, che  puntano a ridurre soprattutto l'inquinamento tossico da mercurio prodotto per oltre il 90% da obsolete centrali elettriche.

Il  mercurio danneggia il cervello ed è particolarmente pericoloso per feti, neonati e bambini piccoli, è collegato a gravi difficoltà di apprendimento, sordità, cecità, paralisi cerebrale ed altre malattie letali. Per questo la stragrande maggioranza degli americani sostiene le protezioni volute da Obama, ma la lobby degli inquinatori  ed i loro amici repubblicani (ma non manca qualche democratico "moderato") ignorano ancora una volta il grande sostegno dell'opinione pubblica alle "mercury protections"  e i loro benefici per la salute, - scegliendo invece di continuare la loro missione per bloccare queste misure di salvaguardia della salute dei cittadini Usa. Oltre all'attacco legale scatenato ieri dalle lobby, il senatore dell'Oklahoma Jim Inhofe  ha avviato un'oscura manovra legislativa che punta ad annullare le "landmark protections".

In risposta all'attacco di Big Oil, King Carbon e del partito dell'elefante si è formata una coalizione di associazioni ambientaliste e di gruppi locali che si battono per l'aria pulita che hanno rilasciato un fuoco di fila di dichiarazioni. :

Michael Brune, direttore esecutivo di Sierra Club: «L'attacco da parte delle corporazioni inquinatrici alla salute delle famiglie americane ed alla sicurezza dei feti e dei bambini è scandaloso e spregevole, ma non c'è da sorprendersi. I più sporchi inquinatori del Paese vogliono mantenere la loro licenza per inquinare l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo senza limiti e senza conseguenze. E' ora di porre fine a questo pollution spree e proteggere i bambini americani dall'inquinamento da mercurio tossico».

Trip Van Noppen, presidente di Earthjustice: «Earthjustice ed i suoi alleati  hanno lottato a lungo per arrivare a queste protezioni e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci ora. Le difenderemo dagli attacchi degli inquinatori al Congresso e nei tribunali e continueremo a lavorare per assicurarci che le garanzie siano applicate alle centrali elettriche a carbone e ad olio combustibile in tutto il Paese».

Fred Krupp, presidente dell'Environmental Defense Fund: «I Mercury and air toxics  standards sono una delle misure più importanti per la salute pubblica che abbiamo visto in una generazione. Salveranno migliaia di vite ogni anno e proteggeranno il cervello e il sistema nervoso in via di sviluppo di innumerevoli bambini americani. Purtroppo, molte utility companies spenderanno probabilmente un sacco di soldi per lobbisti e azioni legali per fermare queste norme. Mi auguro che, invece, dovranno spendere quei soldi per ridurre le emissioni di mercurio dai loro impianti e per proteggere la salute dei loro clienti».  

Ann Brewster Weeks, Clean Air Task Force: «A nome dei nostri  soci, Conservation Law Foundation, Natural Resources Council of Maine, Environment America, Izaak Walton League of America ed Ohio Environmental Council, Clean Air Task Force si opporrà fortemente ai tentativi dell'industria di ritardare o negare i potenti benefici ambientali la salute di questo landmark rule».

Frances Beinecke, presidente, Natural Resources Defense Council: «Questi mercury standards attesi da lungo tempo è probabile che siano tra i risultati ambientali più significativi dell'amministrazione Obama, fanno parte del progresso storico l'America sta compiendo verso il contenimento degli inquinanti nocivi che contaminano le nostre aria, acqua, terre e la fauna selvatica e contribuiscono anche   agli  attacchi di asma, agli attacchi di cuore ed alle  morti premature».  

John Suttles, Southern Environmental Law Center:  «I gruppi industriali che hanno avuto più di un decennio per prepararsi ai regolamenti odierni per ridurre l'inquinamento tossico dell'aria hanno, invece, scelto di proteggere i loro  altissimi profitti rispetto alla salute pubblica. Noi continueremo la lotta per garantire queste protezioni  attese a lungo e vitali e lunga salute pubblica».

Ma non è finita: i repubblicani, che non sono riusciti a  trovare  voti sufficienti per approvare una progetto di legge sui trasporti che avrebbe fatto strage di ogni protezione ambientale e di ogni norma sulle  emissioni, stanno tentando con il loro speacker  alla Camera, John Boehner, e la loro House ladership di dividere la loro spaventosa proposta in tre progetti di legge separati, nella speranza di farne passare  uno alla volta  e di confezionare alla fine un unico "pacchetto", senza una votazione finale su un  "combined House bill", un disegno di legge ricombinato che dovrebbe  poi essere inviato al Senato, che sta già lavorando ad un proprio progetto di legge bipartisan. Secondo Sierra Club, «Il combined House bill, che è un "chockfull" di omaggi alle grandi compagnie petrolifere e di terribili politiche di trasporto,  sarebbe morto al suo arrivo in Senato e il Presidente ha segnalato che avrebbe posto il veto sul  disegno di legge».

Michael Brune gioca con il soprannome che  gli americani danno al partito repubblicano, Grand Old Party, e  dice: «Le  azioni dello speaker Boehner dimostrano quanto sia disperato il Grand Oil Party della Camera che vuol e compiacere i suoi amici delle Big Oil. Dimostrando una impenitente politica truccata, la Camera voterà il suo dannoso transportation bill in tre parti separate. Il primo disegno di legge aprirebbe le nostre coste ed il prezioso Arctic National Wildlife Refuge alle trivellazioni petrolifere distruttive e permetterebbe la  sporca Keystone XL tar sands pipeline. Il secondo disegno di legge attaccherebbe le scelte sul trasporto americano, mettendo a repentaglio i mezzi pubblici, eliminando i fondi per rendere le comunità più ciclabili e percorribili, e massacrerebbe  il fondamentale riesame delle leggi ambientali del nostro Paese. L'ultimo pezzo di questa mostruosità  sarebbe  il raid sul regime pensionistico dei dipendenti pubblici, un cinico tentativo di scaricare questa terribile legislazione sulle  spalle dei lavorator i pubblici. Che si tratti di un "bill" o tre, questo disegno di legge di trasporto non è allineato con le priorità e gli interessi delle famiglie americane. Il disegno di legge sarà defunto all'arrivo in Senato e il presidente ha detto che porrà il veto. E' il momento che  la Camera si metta al lavoro sul business delle persone e la  smetta di giocare al  political football  per segnare punti per la lobby delle Big Oil».

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