[15/02/2012] News

Settimo anniversario del protocollo di Kyoto. Legambiente: «Meno CO2, pił vivibilitą e risparmio con il Regolamento edilizio d'Italia»

Alla vigilia del settimo anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, Legambiente lancia il "regolamento edilizio d'Italia", e invita le amministrazioni comunali a dotarsi del "regolamento per eccellenza", L'associazione traccia il profilo della casa ideale per vivere: «Quella progettata e costruita in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento, che sfrutta comunque le fonti rinnovabili, che garantisce un concreto risparmio economico e energetico, favorendo una migliore qualità della vita per i suoi abitanti e riducendo l'emissione di gas climalteranti».

Una casa che è possibile realizzare questa attraverso l'adozione delle migliori norme contenute nei regolamenti edilizi adottati in Italia. E Legambiente per il "regolamento per eccellenza" ha selezionando le migliori norme di tutti i regolamenti edilizi comunali, «Perché il settore delle abitazioni è proprio uno dei principali responsabili dei consumi energetici italiani e dell'aumento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. La casa ideale quindi, seguirà la norma per l'isolamento termico di Collegno (To) e Oristano, monterà i serramenti come richiesto da Bassano del Grappa (Vi), integrerà le fonti rinnovabili come indicato dalle amministrazioni dell'Emilia-Romagna, Lignano Sabbiadoro (Ud), Brembate di Sopra (Bg), Rovello Porro (Co), Falconara Marittima (An) e Monopoli (Ba); l'efficienza energetica e la contabilizzazione del calore sarà come richiesto da Novi di Modena (Mo), Divignano (No), Guidonia Montecelio (Rm) e Castel Maggiore (Bo); l'orientamento e la schermatura degli edifici si rifarà alla norma di Bergamo e dei Comuni dell'Empolese-Val d'Elsa (Pi-Fi); i materiali da costruzione saranno quelli indicati dal regolamento di Lignano Sabbiadoro (Ud) e dai Comuni della Bassa Romagna (Ra); il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche si baserà sul modello dei Comuni del Meratese (Lc) e di Caneva (Pn); per l'isolamento acustico andremo a copiare la norma diBareggio (Mi); per la permeabilità dei suoli citeremo Bolzano, mentre per la certificazione energetica sarà Udine a dettare legge».

il vice presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, spiega: «La proposta che vogliamo rivolgere alle amministrazioni comunali - ha dichiarato - è di guardare a queste realtà e di copiare bene. Abbiamo messo assieme, infatti, il meglio di quello che si può trovare nei regolamenti edilizi italiani perché edifici ristrutturati o costruiti in questo modo possono arrivare concretamente ad azzerare i consumi energetici, a ridurre sensibilmente i consumi idrici migliorando il comfort degli spazi pubblici e nelle abitazioni. E nei Comuni dove questa strada è già oggi stata intrapresa è cresciuta non solo la consapevolezza di come queste innovazioni migliorino la qualità del costruire, ma anche quanto queste nuove tecniche permettano di accrescere competenze, di creare lavoro, oltre a realizzare edifici sostenibili con un costo che incide pochissimo sul prezzo di vendita finale».

Secondo Legambiente «Le città italiane possono diventare un grande laboratorio di manutenzione e riqualificazione con obiettivi energetico-ambientali. In una prospettiva capace di creare nuovi posti di lavoro, in termini di qualità e vivibilità, nella direzione di una città che consuma meno energia, ed è più pulita e bella, quindi più sostenibile».

Il Cigno Verde al centro del suo ragionamento ha posto gli obiettivi per alcuni campi di intervento fondamentali: la riduzione dei consumi energetici, attraverso interventi che riducano il fabbisogno nelle abitazioni, aumentando l'isolamento termico degli edifici e valorizzando gli apporti solari passivi e l'efficienza negli usi; le fonti energetiche rinnovabili, da utilizzare e integrare negli edifici per i fabbisogni di riscaldamento dell'acqua igienico-sanitaria e la produzione di energia elettrica; il ciclo dell'acqua, riducendo fabbisogni e consumi di acqua nelle abitazioni attraverso il recupero, la depurazione, il riutilizzo per gli usi compatibili; nella direzione di aumentare la permeabilità dei suoli; sviluppando l'utilizzo di tecnologie e sistemi di risparmio.

«Proprio per la grande varietà di situazioni climatiche e territoriali presenti nel territorio italiano - conclude Zanchini - vengono così individuate proposte riferite ai diversi temi di intervento, inserendo le migliori norme ed esperienze già applicate in ambito regionale e comunale, che possono essere facilmente adattate ai contesti locali. L'obiettivo è di contribuire ad innovare il settore edilizio, di avviare un processo di ricerca e di sperimentazione sulle tecnologie e sulle migliori scelte architettoniche e tecnologiche».

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