[13/02/2012] News

Cina: il Quotidiano del Popolo attacca i dirigenti comunisti corrotti e menzogneri

Wen Jiabao: «aggiustamenti delle politiche macro-economiche nel primo trimestre dell’anno»

Il Quotidiano del Popolo, l'organo ufficiale dell'onnipotente Partito comunista cinese (Pcc) ha pubblicato oggi un editoriale nel quale «fustiga i responsabili che si sono dati a comportamenti immorali e disonesti», come riassume l'agenzia ufficiale Xinhua.

Probabilmente l'attacco dell'organo centrale del Pcc ai suoi stessi quadri locali va letto all'interno della lotta di potere in vista del cambio dei più alti dirigenti della Repubblica popolare cinese, e quindi del Partito comunista, ma fa ugualmente impressione leggere che «in alcune regioni o organizzazioni pubbliche, i dirigenti sono diventati maestri nell'arte della menzogna, delle discussioni sterili, della fabbricazione di statistiche o nell'inventare delle realizzazioni politiche»,

L'editoriale del Quotidiano del Popolo cita esempi concreti e fa i nomi di alcuni dirigenti di partito che «chiudono gli occhi davanti ai problemi sociali, mentre riportano buone notizie ai loro superiori; che dissimulano i loro errori; fabbricano le statistiche al fine di  esagerare le realizzazioni politiche».

Il Comitato centrale del Pcc (o almeno una sua parte) sono molto preoccupati per la crescita delle proteste legate all'inquinamento, all'accaparramento delle terre agricole, alle cattive condizioni di lavoro ed agli abusi perpetrati dai dirigenti locali corrotti e fa scrivere al Quotidiano del Popolo: «questi comportamenti frenano non solo lo sviluppo regionale e minacciano gli interessi della popolazione locale, ma appannano anche la credibilità del Pcc e del governo e falsificano l'etica sociale».

Il potere comunista corre ai ripari e definisce «menzognere le intenzioni inappropriate di certi dirigenti, come quella di mettere il loro insaziabile appetito di potere davanti al loro dovere di servire il popolo. Dato che non si preoccupano di fare il loro lavoro ma di ottenere una promozione, sollecitano l'attenzione dei loro superiori piuttosto che risolvere i problemi della popolazione».

E' evidente che la critica risale la catena di comando del Pcc e punta il dito sul servilismo e l'adulazione, non limitandosi certo ai quadri più bassi. Infatti il Quotidiano del Popolo attribuisce questo decadimento morale del Partito comunista ad «un ambiente politico corrotto e menzognero in alcune regioni, dove coloro che dicono la verità sono isolati e dove i funzionari sono promossi in funzione del numero dei loro meriti politici»... e quei meriti li stabilisce solo il Partito comunista.

L'editoriale fa seguito alle dichiarazioni del primo ministro Wen Jiabao che ha chiesto maggiori riforme «per risolvere i problemi riguardanti la struttura economica cinese, la distribuzione ingiusta dei redditi e la corruzione. Il governo dovrebbe rispondere meglio alle questioni relative alle condizioni di vita del popolo ed alle preoccupazioni pubbliche riguardanti i prezzi, le abitazioni e le entrate».

Xinhua riferisce che Wen avrebbe fatto queste dichiarazioni la settimana scorsa, durante una non meglio identificata riunione, «mirante a sollecitare le opinioni dei rappresentanti di diversi settori della società  sul prossimo rapporto di attività governativa che sarà sottoposto a marzo alla sessione annuale dell'Assemblea nazionale del popolo» (Apn, il Parlamento cinese).

E' chiaro che la crescita cinese che frena fa emergere tutte le contraddizioni della parola d'ordine "arricchitevi" lanciata da un Partito che aveva promesso una società ugualitaria. Uno slogan di Deng Xiaoping preso un po' troppo sul serio dai quadri comunisti, che hanno sepolto ogni ideale socialista ed ogni etica maoista/confuciana. Anche per questo Wen ha sottolineato che «quest'anno il governo continuerà a sostenere l'economia reale, in particolare le micro e piccole imprese, a far avanzare le riforme sui monopoli industriali e ad incoraggiare la partecipazione di capitali privati nei settori delle finanze, dell'energia, dei trasporti e dei servizi sociali. Il governo pone una particolare attenzione sulla situazione economica di gennaio e del primo trimestre di quest'anno. Abbiamo bisogno di stabilire un giudizio corretto il più presto possibile quando succede qualcosa  e di reagire rapidamente». E qualcosa sembra davvero accadere in Cina se il Quotidiano del Popolo attacca i quadri corrotti ed in fedeli del Pcc e se il primo ministro avverte: «gli aggiustamenti delle politiche macro-economiche cominceranno nel primo trimestre dell'anno». Cioè subito.

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