[09/02/2012] News

Costruttori, architetti e ambientalisti: rigenerazione urbana per riqualificare il patrimonio immobiliare italiano

«La riqualificazione organica e strutturata del patrimonio immobiliare del nostro Paese rappresenta una priorità per garantire la qualità e la sicurezza dell'habitat per i cittadini e per promuovere i valori culturali del territorio italiano; può anche costituire un importante volano economico per il settore delle costruzioni, incentivando la ricerca e l'innovazione tecnologica. La città nuova dovrà  essere pianificata coniugando la necessità di preservare il territorio e mettere un serio freno al consumo di suolo, con un progetto di sviluppo e di trasformazione urbana improntata alla manutenzione, alla riqualificazione energetica degli edifici e a garantire ambienti urbani più vivibili, più verdi e più adeguati alle esigenze dei cittadini». E' quanto si legge nell'impegnativa dichiarazione congiunta sottoscritta  da Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti e Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) che  oggi hanno presentato il fo rum rum, "Città e rigenerazione urbana. Architettura e industria delle costruzioni per una nuova strategia di sviluppo" che si terrà  il 20  ed il 21 aprile alla  Fiera Milano, Rho.

Il comunicato congiunto sottolinea che «Per la prima volta Ance, Legambiente e Consiglio nazionale degli Architetti saranno insieme, confrontandosi con Ministeri, Regioni, Comuni, investitori, per individuare strumenti e strategie che conducano alla realizzazione di nuove politiche urbane, basate su una profonda innovazione culturale e capaci di superare le ormai obsolete separazioni tra architettura e urbanistica, tra quartiere e megalopoli, tra governanti e governati».

Durante il Forum verrà presentato un rapporto del Cresme sullo stato del patrimonio edilizio e delle Città «Che analizza le condizioni di sicurezza, consumo energetico, compatibilità ambientale e qualità dell'habitat urbano nazionale - dicono le tre associazioni -. Assieme al rapporto verranno prospettate le condizioni tecniche, normative e finanziarie necessarie all'attivazione di un Programma nazionale di rigenerazione urbana sostenibile che, nella consapevolezza delle condizioni reali delle finanze pubbliche, proponga strumenti in grado di attivare realmente il credito e le partnership con i privati, oltre che avviare  concreti interventi volti a rigenerare e valorizzare le città e le case degli italiani».

I tre presidenti sottolineano che «il programma può rappresentare non solo il motore di sviluppo dell'economia, ma anche l'occasione per mettere a sistema le politiche europee, nazionali e regionali di rigenerazione urbana includendovi anche le città medie e piccole, dove si produce l'80% del Pil e che rischiano altrimenti di essere escluse dallo sviluppo».

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