[09/02/2012] News toscana

La raccolta monovetro riduce la frazione fine non riciclabile nelle vetrerie

La Toscana ha pianificato una piccola rivoluzione nella filiera del riciclo dei rifiuti: nell'intento di rendere la raccolta differenziata sempre più funzionale al riciclaggio effettivo del materiale, è stato deciso il passaggio alla raccolta separata del vetro, che quindi avrà contenitori appositi distinti da quelli del multimateriale, dove viene conferito oggi.

L'obiettivo - frutto del protocollo siglato il 18 gennaio 2011 da Regione Toscana, Conai, Coreve, Anci, Cispel, Revet e La Revet Vetri finalizzato alla raccolta monomateriale del vetro nonché alla ricerca di sbocchi di riciclo diversificati da ciò che non è avviabile alle vetrerie - è quello di arrivare, nell'arco di 5 anni, alla raccolta del monovetro da una parte e del multi materiale leggero dall'altra (plastiche, lattine, acciaio, poliaccoppiati).

La decisione è stata presa guardando ai numeri della filiera toscana del riciclo: nel 2010 infatti Revet - l'azienda che raccoglie e seleziona il multi materiale di 220 comuni toscani su un totale di 287 - ha raccolto e selezionato 65mila tonnellate di vetro di cui una percentuale non insignificante - 13mila tonnellate, circa il 20% - non è stato possibile avviare a riciclo nelle vetrerie in quanto di piccola pezzatura. Attualmente questa frazione fine di materiale non riciclabile nelle vetrerie produce costi ambientali ed economici (viene avviata a riciclaggi più poveri come sottofondi stradali).

Ovviamente questo passaggio dovrà essere governato, stimolato e comunicato sul territorio, per cui sono stati individuati passaggi graduali nell'arco di 5 anni.
«La Toscana ha anticipato norme europee per il monomateriale, recepite anche dalla normativa nazionale - aveva spiegato a greenreport alcuni mesi fa il direttore generale di Coreve, Dante Benecchi - Nel protocollo che abbiamo sottoscritto con Regione e Revet diciamo che l'obiettivo in 5 anni è quello di raggiungere il 70% dei residenti. E di ridurre, sempre in 5 anni, il vetro di scarto del 60%, passando dalle 13mila tonnellate del 2010 a 6mila tonnellate nel 2015».

Contestualmente Revet ha avviato un'attività di ricerca per individuare possibili soluzioni che consentano una migliore valorizzazione della frazione di vetro fine (industria dei laterizi, delle piastrelle, ecc...).

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