[06/02/2012] News

Misure “salva-energia”: qualche buona notizia ma si può fare di più

La commissione Ambiente a Bruxelles, puntando ad un'economia a basso contenuto di carbonio,  si  è pronunciata a favore di un taglio di almeno il 40% della CO2 per il 2030 e di almeno l'80% per il 2050. Si tratta di intervenire sulla cause del global warming con impegni per i settore produttivi che possono però trovare il rilancio investendo in un'economia green con la creazione di nuovi posti di lavoro. Il settore energetico è centrale in questo processo che dovrebbe portare all'affermazione di un modello diverso di sviluppo.

Per quanto riguarda l'Italia il punto sulle misure pratiche da adottare in campo energetico e sulle opportunità già oggi a disposizione di cittadini e imprese, è stato fatto da  Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club. Silvestrini è partito dalla buona notizia delle detrazioni fiscali del 55% sugli interventi di "riqualificazione energetica" in edilizia, che sono state riconfermate per il 2012. «Dal 2007 hanno portato ad oltre un milione di interventi - ha informato Silvestrini - ma rimane il punto interrogativo su cosa accadrà l'anno prossimo, per questo il Kyoto Club propone un'estensione del provvedimento al 2020».

Del resto in questo come in altri campi non è possibile andare avanti giorno per giorno, ma ci vogliono scenari certi di medio-lungo periodo per ottenere risultati e dare sicurezza ai settori produttivi. In edilizia, ad esempio, dal 2021, secondo una direttiva Ue, tutti i nuovi edifici dovranno essere quasi a zero consumo di energia ma per arrivare più facilmente al target europeo, Kyoto Club propone di imporre dal 2015 una riduzione del 30% dei consumi energetici nei nuovi edifici rispetto al 2010, oltre a lanciare un grande piano di riqualificazione energetica dell'edilizia pubblica.

Sul fronte del risparmio energetico buoni risultati si sono avuti grazie ai certificati bianchi: «l'obbligo dei distributori di attuare il risparmio energetico ha portato, soprattutto tramite la creazione delle Esco, ad un taglio dei consumi di 10 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dal 2006 al 2011, con un basso costo per la collettività (1,7 centesimi per ogni kwh risparmiato) - ha continuato Silvestrini. Per il 2012 il target è di tagliare 6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e l'autorità per il gas e l'energia elettrica ha proposto di prolungare l'obiettivo al 2020, portandolo a 11 milioni di tonnellate, mentre Kyoto Club propone un obiettivo di 13 milioni di tonnellate».

Buone notizie anche dal fronte elettrodomestici (nel 2010 oltre il 90% dei frigoriferi venduti sono stati di classe A, A+ e A++, le più virtuose in quanto a risparmio energetico) e migliorano anche i consumi degli  autoveicoli, con una progressiva riduzione delle emissioni di CO2. Infine Silvestrini si è soffermato sul Fondo di rotazione Kyoto: «partirà in occasione del compleanno di Kyoto, ha un valore di 600 milioni (200 milioni per tre anni) e servirà per finanziare il settore civile e industriale, principalmente per l'efficienza energetica».

Per quanto riguarda la sensibilizzazione dei cittadini e l'informazione sulle buone pratiche  "salva-energia", torna il 17 febbraio la campagna "M'illumino di meno" proposta dalla trasmissione radiofonica Caterpillar della Rai, che quest'anno punterà ad un  coinvolgimento diretto dei sindaci.

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