[03/02/2012] News

I 'ladri di ghiaccio' all'assalto dei ghiacciai minacciati dal global warming

«Bande criminali stanno diventando una minaccia per i ghiacciai del mondo, che già si ritirano a causa dei cambiamenti climatici», l'allarme viene da una fonte autorevolissima: l'Onu, che cita il caso del Cile, dove la polizia sta indagando sul furto di circa 5mila chilogrammi di ghiaccio millenario dal ghiacciaio Jorge Montt, nella regione australe di Aysén, a circa 2.000 km a sud della capitale Santiago.

La denuncia che si stava estraendo ghiaccio nel Parque Nacional Bernardo O'Higgins è partita dalla Corporación nacional forestal (Conaf) poi la polizia cilena ha sorpreso un uomo che trasportava 5.200 kg di ghiaccio, che sarebbero dovuti diventare cubetti destinati a bar e ristoranti. Tanto per aggiungere il danno alla beffa, i 5.200 kg di ghiaccio valgono solo 3 milioni di pesos cileni, 6.160 dollari. Il pubblico ministero cileno che si occupa del caso ha spiegato che sono stati individuati coloro che sono implicati nel furto di ghiaccio e che l'inchiesta è scattata dopo l'arresto del conducente di un camion frigorifero il 27 gennaio, intercettato nella città meridionale cilena di Cochrane.

Margareta Wahlström, rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu per la riduzione dei rischi di catastrofe e capo della Unisidr si è complimentata con le autorità cilene che hanno stroncato il traffico di grossi camion che trasportavano il ghiaccio: «Il ghiacciaio Jorge Montt e altri importanti campi di ghiaccio sono una parte preziosa del nostro patrimonio mondiale comune e importanti parametri di valutazione attraverso i quali possiamo misurare come il global warming prodotto dall'uomo stia minacciando l'approvvigionamento idrico del mondo e danneggiando l'ambiente. Meritano tutta la protezione che possiamo dar loro, compresa la salvaguardia da questo tipo di atti di vandalismo».

L' International strategy for disaster risk reduction dell'Onu (Unisdr) sottolinea che «L'estrazione di ghiaccio potrebbe rappresentare un'ulteriore e grave minaccia al ghiacciaio di 454 km2, che si trova in nel parco nazionale Bernardo O'Higgins in Cile, e che fa parte del Southern Patagonian Ice Field di13.000 km2, la terza più grande massa ghiacciata terrestre del mondo dopo l'Antartide e la Groenlandia».

Il ghiacciaio Jorge Montt è uno dei simboli più evidenti del global warming: si sta già sciogliendo a una velocità di un chilometro l'anno. Il Centro de estudios cientificos (Cecs) del Cile dice che molti dei ghiacciai del Paese si stanno riducendo a causa del riscaldamento globale, ma il Jorge Montt, abbondantemente studiato, è uno di quelli che si sta ritirando più velocemente. Nel dicembre 2011, il glaciologo del Cecs Andrés Rivera, ha pubblicato un nuovo studio basato su 1.445 scattate tra il febbraio 2010 e il gennaio 2011, dalle quali risulta che in quel periodo il ghiacciaio Jorge Montt si era ritirato di un chilometro. Si pensa che il riscaldamento globale sia un fattore determinante e che il ghiacciaio si stia sciogliendo in modo particolarmente rapido perché poggia in parte sulle acque di un fiordo profondo».

Denis McClean, dell'Unisdr, sottolinea che, nonostante il cambiamento climatico fin dal 2005 sia un fattore centrale dell'Unisdr, «Nel "Hyogo Framework for Action" non c'è nessun riferimento alla minaccia ambientale costituita per i ghiacciai dalle bande criminali». L'Hyogo Framework for Action 2005-2015 - Building the Resilience of Nations and Communities to Disasters, è stato approvata nel 2005 da 168 Paesi, per ottenere la «Sostanziale riduzione delle perdite causate dalle catastrofi, nella vita e nelle attività sociali, economiche e ambientali delle comunità e dei Paesi».

Eppure in uno studio della Nasa del 2000 si leggeva che «I dati topografici convenzionali degli anni ‘70 e ‘90 che sono stati confrontati con i dati della missione Nasa Shuttle Radar Topography del febbraio 2000 per misurare le variazioni, durante il tempo, nei volumi dei 63 più grandi ghiacciai della regione. I ricercatori hanno concluso che il tasso di assottigliamento dei ghiacci della Patagonia è più che raddoppiata nel periodo dal 1995 al 2000, rispetto al periodo dal 1975 al 2000».

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