[02/02/2012] News toscana

Lombroso: aspettiamo a dire che questa ondata di gelo è eccezionale

Dopo la neve di ieri e i disagi causati in particolare dal blackout elettrico che si è verificato in molte zone, la Toscana ora si appresta a fare i conti con il ghiaccio, che considerate le temperature rigide previste, potrebbe provocare forti difficoltà in particolare per la viabilità su strade e autostrade. A tal proposito in autostrada è ancora vigente il divieto di transito sull'A1 per i mezzi pesanti nel tratto Firenze Nord - Barberino del Mugello in direzione nord e le Ferrovie dello Stato Italiane comunicano che al momento permangono ritardi sulla linea Firenze Bologna.

Intanto le nevicate seppur deboli si stanno registrando anche a bassa quota lungo tutta la dorsale appenninica e le temperature sono in generale sotto zero (zero termico compreso tra i 200 e i 600 metri) con situazioni peculiari nelle diverse aree della Toscana e talvolta con differenze perfino in  zone lontane della stessa città.

La causa di questa ondata di neve e gelo viene indicata dall'Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell'Ambiente dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Responsabile della nevicata, in particolare, è una classica "depressione tirrenica nevosa", denominata "Julia" ma quello che più incuriosisce  gli esperti  è che attorno a "Julia" si è formato un vero e proprio "occhio del ciclone", un piccolo "medicane", ovvero un sistema subtropicale, ma di origine nevosa che si forma raramente nel Mediterraneo.

«Si tratta solo di una curiosità da analizzare e confermare - ha dichiarato il metereologo Luca Lombroso (Nella foto) - ma che andrà approfondita data l'inusuale situazione di irruzione gelida sul Tirreno, che presenta temperature superficiali superiori alla media stagionale». 

Altro elemento sorprendente, spiegano gli esperti, è lo sbalzo termico che si è avuto nel giro di poco più di una settimana: in Appennino si è passati dai 16-18°C di 10 giorni fa, agli attuali -10°C, ma si potrebbe scendere ancora di più, intorno a valori difficili da stimare proprio perché "glaciali".

«Non è tanto l'intensità del freddo dunque che impressiona - ha continuato Lombroso -, perché d'inverno può fare molto freddo, ma l'estremizzazione evidente del clima che ci porta ad assistere a sbalzi anche di 20°C in pochi giorni e che forse diventeranno addirittura una trentina».

Secondo le previsioni, per il prossimo fine settimana i termometri sono destinati ulteriormente a scendere, ma per dire oggi che questa ondata di gelo è eccezionale ci vuole cautela. «Al momento  è azzardato dichiarare la straordinarietà ed eccezionalità di questa irruzione gelida, proveniente dalle steppe siberiane, con aria  "artica continentale", in quanto va ricordato che fenomeni analoghi si ebbero anche nel dicembre 2009 e 2010, nel dicembre 2001 e, più indietro, nel febbraio 1991. Non mi sembra, invece, il caso di scomodare per ora il grande gelo del 1985, e men che meno i "mitici" e veramente lunghi gelidi inverni del 1929 e del 1956. Le somme le potremo tirare solo quando giungeremo a fine ondata di gelo, ma avverto che ne avremo ancora per diversi giorni» ha concluso Lombroso.

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