[31/01/2012] News

Quando il gioco si fa duro il gorilla "ride". Il rassicurante sorriso dei primati

American Journal of Primatology ha pubblicato la ricerca "Facilitating Play Through Communication: Significance of Teeth Exposure in the Gorilla Play Face" nella quale Lyndasay Cherry e Bridget M. Waller, dell'università britannica di Portsmouth rivelano un aspetto ancestrale del sorriso degli esseri umani, che sembra comune anche a diversi primati.

Le due ricercatrici scrivono che «Le espressioni facciali (Fe) dei primati probabilmente svolgono un ruolo importante nella società dei primati: attraverso i segnali del viso, gli individui sono potenzialmente in grado di inviare e ricevere informazioni e possono beneficiarne nel coordinare di conseguenza il loro comportamento. Molti primati utilizzano un display facciale relaxed open mouth (Rom- bocca aperta rilassata) o il comportamento "play face" (Pf - faccia da gioco) durante il gioco, dove la bocca è aperta, ma i denti sono coperti. In aggiunta a questo Pf convenzionale, tuttavia, il gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla ) usare un full Pf (Pf completo) nel quale vengono esposti i denti superiori. Poiché i denti sono esposti in modo analogo nella espressione "bared-teeth" (denti denudati) (che è un segnale di appeasement, di presentazione e/o di affiliazione), il Pf completo può essere una miscela di Pf e di "bared-teeth" ed ha una funzione diversa dal solo segnale Pf. Il focal animal sampling di gorilla di pianura occidentali in cattività (N = 10) ha dimostrato che il full Pf è più spesso osservato durante il gioc o intenso, piuttosto che nel gioco gentile ed episodi di gioco intenso c sono caratterizzati da full Pf più lunghi di quelli caratterizzati solo da Pf.

Entrambe le espressioni sono state associate ad un aumento dei comportamenti di affinità post-gioco tra mittente e destinatario, ma solo il Pf completo è stato associato ad un aumento superiore a quello del gioco da soli. Nel complesso, i risultati suggeriscono che il full Pf abbia un ruolo aggiuntivo nel coordinare e mantenere il gioco, è anche possibile che riduca l'incertezza nel ricevitore, confermando che il gioco è solo gioco».

Quindi il "sorriso" dei gorilla rassicurerebbe gli amici che così sanno che il loro compagno di giochi non vuol fare loro del male. Un meccanismo importante per capire le origini evolutive del sorriso umano.
Bridget Waller ha spiegato a Bbc Nature News che i primati non umani hanno due espressioni «Che fanno luce sul nostro sorriso. La loro "playface" sembra essere un fondamento della risata umana». Inoltre i gorilla di pianura occidentali durante la riproduzione aprono la bocca e coprono i denti come per dire: "potrei mordere ma io non ne ho intenzione".

Ma è l'altra espressione in uso nei primati, quando mostrano entrambe le fila luccicanti di denti bianchi, che dovrebbe essere una delle origini del sorriso umano. Waller sottolinea che «Questa non è una espressione giocosa, è un saluto, un display subordinato. I diversi contesti in cui i gorilla utilizzano queste espressioni della faccia rivelano che sorridere e ridere sono probabilmente molto radicati in diverse "ancestral displays". La gente pensa che sorridiamo quando siamo felici, ma non è vero. Sorridi quando sei appropriato in una situazione. Sorridi a qualcuno nel corridoio. Non ridi di loro».

I ricercatori di Portsmouth dicono che il full Pf si manifesta probabilmente perché «Quando il gioco si fa duro, è necessario un segnale in più per dimostrare che si sta solo giocando» e Waller conferma: «I risultati, hanno dimostrato il fondamento della risata sociale delle persone, quando gli esseri umani ridono insieme in una conversazione per mettere gli uni e gli altri a proprio agio. Ho sempre pensato che i segnali facciali riducessero l'incertezza. Utilizziamo segnali non verbali per tutto il tempo».

Anche secondo Richard Byrne, un esperto di comunicazione e comportamento dei primati dell'University of St Andrews, «E' interessante studiare le espressioni facciali dei primati non umani perché la maggior parte delle nostre espressioni sembrano essere soprattutto "primitive". Superficialmente le loro espressioni possono sembrare un po'diverse, perché le scimmie o le facce delle scimmie sono così diverse dalle nostre. Ma quando si esaminano correttamente, la maggior parte delle espressioni umane dimostrano di essere condivise da specie di primati che sono nostri non molto lontani parenti e quindi devono derivare da un antico antenato comune».

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