[30/01/2012] News

Il turismo "green" a beneficio anche delle aree umide

Le aree umide possono offrire opportunità ad un turismo responsabile. Economia e tutela del territorio possono andare a braccetto e sostenersi a vicenda. E' questa la prospettiva da cui parte l'Onu per celebrare il prossimo 2 febbraio, Giornata mondiale delle aree umide.

Secondo alcune stime il giro d'affari del turismo in zone lagunari, fiumi, laghi ammonterebbe a circa 925 miliardi di dollari l'anno, cifra considerevole che impone da una parte lo sviluppo di questo settore vacanziero peculiare, insieme ad una maggior tutela di questi ambienti, obiettivi conciliabili secondo l'Onu.

Lo scopo della Giornata mondiale delle aree umide, appuntamento che si ripete dal 1997,  è far conoscere il valore di queste zone e l'importanza della Convenzione di Ramsar (siglata nel 1971) che ha il compito di proteggere quelle di rilevanza internazionale. Secondo i dati della Convenzione, sugli oltre 1900 siti Ramsar nel mondo sono almeno il 35% quelli che già ora costituiscono una meta turistica, la maggioranza localizzati in Europa.

«Un turismo incontrollato può danneggiare habitat, animali e piante, ma anche avere un impatto negativo sulle comunità locali, se tagliate fuori dai profitti- hanno spiegato dalle Nazioni Unite -viceversa, un turismo responsabile può promuovere e dare una mano alle zone umide del Pianeta».

Il turismo "green" può contribuire a proteggere l'ambiente e aiutare a conservare la biodiversità, rispettare le comunità locali, i loro valori e culture, fornire benefici socio-economici a tutti gli operatori, assicurando posti di lavoro e servizi per le popolazioni residenti. Tra l'altro, venendo a dati che riguardano il nostro paese, il turismo "natura" è tra quelli che ha sofferto meno la crisi economico-finanziaria: secondo l'ultimo rapporto elaborato dall'Osservatorio Ecotur, nel 2010 ha fatturato 10,75 miliardi di euro. Parchi e aree protette catturano il 34% del turismo "verde", seguiti da montagna (20%), turismo rurale (12%), mare-riserve marine (10%) e "borghi più belli d'Italia (9%).

Secondo l'indagine condotta da Fondazione Univerde e Ipr-Marketing, principale motivo di attrazione nella scelta di una meta turistica per gli italiani è principalmente la natura incontaminata e le bellezze paesaggistiche. In questo senso sono comprensibili le preoccupazioni delle varie realtà produttive dell'isola del Giglio, dopo l'annuncio dei tempi lunghi per la rimozione della nave Costa Concordia.

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