[26/01/2012] News

Rapporto Onre di Legambiente e Cresme: in Italia maggiore attenzione all'efficienza energetica in edilizia

Legambiente e Cresme hanno presentato oggi a Bolzano in un convegno nell'ambito di Klimahouse, la Fiera internazionale specializzata per l'efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia, il Rapporto Onre (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico). I numeri contenuti nel rapporto evidenziano come negli siano stati fatti notevoli passi avanti nel settore. Sono 855, le realtà locali (grandi città e piccoli centri) che hanno modificato i propri Regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito. Complessivamente sono 20 milioni i cittadini che vivono nei comuni dove sono in vigore questi strumenti innovativi.

«I Regolamenti edilizi comunali rappresentano sempre di più una efficace indicazione per capire l'innovazione in corso in Italia nel modo di progettare e costruire- ha sottolineato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente -. Questi risultati dimostrano che l'innovazione in questo settore sta andando avanti, e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall'Unione Europea sta producendo risultati».

Il Rapporto Onre  da cinque anni fotografa il cambiamento in atto nella filiera delle costruzioni e ne racconta la costante crescita (erano 705 i regolamenti sostenibili nel 2010), a partire proprio dalle novità introdotte nei Regolamenti Edilizi comunali che vanno oltre la normativa in vigore, con l'obiettivo di spingere una maggiore attenzione alla sostenibilità e qualità del costruire, spiegano da Legambiente.

I parametri presi in considerazione nell'analisi sono: isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica degli impianti, orientamento e schermatura degli edifici, materiali da costruzioni locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero acque meteoriche, isolamento acustico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore. A partire da quest'anno poi, fanno notare dall'associazione ambientalista, sono state introdotte nuove valutazioni che riguardano le prestazioni dei serramenti, la contabilizzazione del calore e la certificazione energetica, a sottolineare l'interesse dei Regolamenti Edilizi come snodo fondamentale di indicazioni tecniche e procedurali, dove s'incrociano competenze in materia di urbanistica, edilizia ed energia di Stato, Regioni e Comuni.
Nello specifico consultando il rapporto si nota come i regolamenti sostenibili siano diffusi un po' in tutte le Regioni italiane anche se vi è una forte prevalenza nelle regioni del nord: è la Lombardia infatti a mostrare la quantità più elevata di comuni virtuosi (227), seguita da Emilia-Romagna (con 121) dove in particolare va evidenziata l'esperienza del Regolamento edilizio condiviso da 10 comuni della Bassa Romagna con contenuti innovativi per risparmio idrico, energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili, poi seguono il Veneto (con 87 Comuni) e il Piemonte (68).

Legambiente durante il convegno ha anche evidenziato i tre temi più delicati che questa prospettiva di innovazione ha davanti per potersi diffondere adeguatamente in tutta Italia. Il primo riguarda i nuovi interventi edilizi: in questo caso da subito è necessario stabilire un obbligo minimo di Classe A per tutti i nuovi interventi in modo da preparare il settore delle costruzioni alla scadenza fissata al 2021 dall'Ue.

Il secondo riguarda la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente:  si deve dare certezze agli incentivi del 55% e introdurre un nuovo sistema che premi i miglioramenti della classe energetica degli edifici, in modo da quantificare il risparmio energetico e in bolletta e sensibilizzare così le famiglie. Il terzo aspetto riguarda i controlli: per l'associazione ambientalista ci vuole una regia nazionale per le regole che riguardano l'accreditamento dei certificatori, e poi i controlli e le sanzioni da parte delle Regioni, che rappresentano una condizione imprescindibile per dare certezze al sistema e garantire i cittadini.

«La sfida che abbiamo di fronte - ha aggiunto Zanchini - è di portare l'intero settore delle costruzioni a raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione Europea al 2021, quando tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento che, in ogni caso, dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. I Regolamenti Edilizi comunali sostenibili e le tante buone pratiche diffuse nelle città italiane dimostrano che l'obiettivo è raggiungibile e utile per aprire una nuova fase per il settore delle costruzioni» ha concluso il vicepresidente di Legambiente.

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