[26/01/2012] News toscana

Come sarebbero state le zone B dell’Area marina protetta del Giglio mai nata (e perché non ci sarebbe stato il naufragio)

L'intervento di ieri del responsabile minori di Legambiente, Umberto Mazzantini, spiegava perché le grandi navi da crociera possono penetrare in alcune Aree marine protette (Amp) in quanto definite "unità navali adibite al traffico o al trasporto di passeggeri", ma a quanto pare l'ex giunta di centrosinistra dell'Isola del Giglio si era premunita contro la non chiarezza della normativa che avrebbe potuto esporre la sua proposta di Amp a qualche elusione. Leggendo i documenti integrali della proposta fatta dalla precedente amministrazione gigliese, non sembrerebbero esserci dubbi circa la ferma volontà di non far transitare navi all'interno delle Zone B, dove sarebbero ricadute Le Scole, cioè gli scogli emersi dove ha impattato la Costa Concordia.

In queste zone venivano previsti 30 siti di immersione di maggior pregio, nei quali erano compresi anche Scole Nord e Scole Sud, dove era anche previsto il posizionamento di boe per l'ormeggio delle imbarcazioni dei diving centers, cosa che di per se esclude il passaggio di grandi navi. Ma gli ex amministratori comunali assicurano che se ce ne fosse stato  bisogno, sarebbe stato ancora meglio specificato all'interno del regolamento dell'Amp che non ha mai visto la luce. Quindi niente possibilità di "inchini" vicino alle Scole per la Costa Concordia e le altri grandi navi da crociera.

Comunque la precisa volontà era proprio quella di allontanare dalle zone B tutto il traffico marittimo pesante, visto che, al di là del "trucco" di far passare un transatlantico turistico come una nave passeggeri, era contenuta nella misura che vietava il passaggio ad ogni imbarcazione più lunga di 24 metri.

Dagli atti pubblici approvati dalla giunta dell'ex sindaco Attilio Brothel e rintracciabili on-line non sembrano esserci dubbi circa il chiaro indirizzo che era stato dato alle zone B dell'Amp dell'isola del Giglio. Il problema è che tutti quegli atti sono stati annullati dall'attuale giunta Pdl del sindaco Sergio Ortelli.

Ecco l'estratto della "relazione generale della AMP" approvata con delibera di consiglio comunale il 17 aprile 2007 e annullata dalla nuova amministrazione Ortelli pochi mesi dopo il suo insediamento:

Le Zone B: Le zone B sono state individuate seguendo il concetto della tutela delle coste e della regolamentazione dei siti di immersione di maggior pregio, che sono quindi maggiormente presi d' assalto in modo non regolato, ove possibile e compatibile con le altre situazioni, destinandoli in questo modo all' attività di diving, intendendola svolta sia dai diving residenti, sia dai gruppi organizzati di sub già muniti di guida abilitata che usufruiscano di servizio di noleggio o trasporto collettivo offerto da aziende residenti, oltre che al posizionamento della zona B attorno alla zona A, come richiesto dalla legge. Nelle zone B, in corrispondenza con i siti di immersione viene anche richiesto il posizionamento di boe per l' ormeggio esclusivo delle attività connesse al diving (diving residenti, locatori e noleggiatori residenti)

Paragrafo II - I Diving - Linee guida pere la zonazione: Sono state individuate le zone di immersione e per esse è condivisa la proposta di porle nelle zone B e C della Amp in modo che siano riservate ai soli diving, noleggiatori e locatori residenti ( dove per concetto di residente si intende una categoria che verrà individuata in modo appropriato, per le motivazioni già espresse in premessa). Nelle zone B, ove sono individuati i siti di immersione, viene proposta la predisposizione di boe per l' ormeggio dei natanti e delle imbarcazioni dei diving, dei locatari e dei noleggiatori autorizzati residenti.

Il concetto di riservare le zone di immersione ai diving residenti è doveroso e basilare in quanto rappresenta una delle linee guida della stessa 394 per lo sviluppo ed il sostegno alle economie locali. E' da considerare la particolare delicatezza del settore che ne influenza in modo determinante molti altri dell' isola. L' applicazione di tale procedura, tramite le zone B e C, permetterà di diminuire la pressione antropica sui siti di immersione, che ad oggi a causa delle visite incontrollate vede centinaia di presenze giornaliere sugli stessi; allo stesso tempo permetterà di innescare cicli economici favorevoli sul territorio isolano in quanto gli stessi sub dovrebbero recarsi ed alloggiare sull' isola, stimolando anche il tanto agognato allungamento della stagione.

Per la regolamentazione dei diving si rimanda all' apposito allegato tratto dal tavolo tecnico firmato al Ministero ed opportunamente integrato per calarlo nella realtà dell' isola.

predisposizione di boe di ormeggio per la piccola nautica diporto: è auspicabile, specialmente nelle zone B, la predisposizione di opportune boe per l' ormeggio delle imbarcazioni da nolo, in modo da mitigare l' azione devastante delle ancore e nello stesso tempo offrire servizio ad una categoria di utenza spesso in difficoltà con le operazioni marittime.  almeno nelle cale principali ove essi si fermano per le soste bagno.

predisposizione di boe per ormeggio per i diving residenti nelle zone B: Viene segnalata l' esigenza di dotare i siti di immersione di boe per l' ormeggio a salvaguardia dei fondali che sono il motivo stesso delle immersioni. Ad oggi le situazioni di ancoraggio incontrollato creano grandi problemi di degradamento della qualità dei fondali ed anche dei siti di immersione. L' idea è quella di dotare ogni zona B di un numero calcolato di boe di ormeggio.

la velocità elevata: la non regolamentazione della velocità sotto costa crea serie conseguenze alla sicurezza della balneazione ed alla tranquilla fruizione delle coste; il notevole moto ondoso provocato dalle grandi imbarcazioni crea continui stati di "mare agitato" con evidenti effetti negativi sui piccoli natanti ormeggiati e sui bagnanti circostanti.

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