[26/01/2012] News

World economic forum di Davos: acqua ed emissioni di gas serra tra i principali rischi mondiali per il 2012

Secondo un rapporto presentato dal Davos Forum e che verrà discusso dal World economic forum che si sta svolgendo nella cittadina Svizzera, «Lo squilibrio fiscale, la corruzione, la mancanza d'acqua e l'emissione accresciuta di gas serra ed i cyber-attacchi figurano tra i principali rischi mondiali per il 2012.

Gli altri problemi ambientali individuati in ordine di rischio decrescente sono: terremoti devastanti, fenomeni naturali estremi, batteri resistenti agi antibiotici, fallimento dell'adattamento al cambiamento climatico, vulnerabilità di fronte alle tempeste geo-magnetiche, cattiva gestione del suolo e dell'acqua, urbanizzazione mal controllata, sovra sfruttamento delle specie.

Ma la 42esima edizione del World economic forum, anche se ha per tema "The Great Transformation: Shaping New Models" , difficilmente si occuperà di temi ambientali. I quattro temi elementi in discussione al Forum sono: modelli di crescita e di lavoro; modelli di leadership e di inovazione, modelli di stabilità e risorse, modelli tecnologici e sociali. Quello che davvero preoccupa è l'avvenire del capitalismo e l'ambiente, anche se sempre più importante come "rischio", ha un'importanza defilata.

La cancellira tedesca Angela Merkel aprendo Davos ha confermato la ricetta del rigore e delle riforme liberiste del mercato con i fondi pubblici davanti a 2.600 politici, uomini d'affari e scienziati, compresi 40 Capi di Stato e di governo.
A non credere nella ricetta europeo-tedesca è una delle bestie nere della finanza mondiale, George Soros che ha detto ai giornalisti che i leader europei «Hanno sbagliato tutto nella loro lotta contro la crisi finanziaria ce è scoppiata nel 2007».

Secondo Soros, «Le reazione caotica delle autorità europee di fronte alla crisi ha dimostrato la loro mancanza di comprensione del funzionamento dei mercati finanziari».
Il miliardario "eretico" ha chiesto all'Europa di introdurre «Obbligazioni comuni nella zona euro, essendo insufficienti le sole riforme strutturali. L'applicazione generalizzata delle misure di austerità nei Paesi europei sono in grado di provocare la disintegrazione politica dell'Ue».

Soros conferma e rincara quel che aveva scritto nell'ottobre 2011 insieme a 95 politici, economisti ed imprenditori europei in una lettera inviata ai leader della zona euro, chiedendo di regolare la crisi del debito sovrano nel più breve tempo possibile, altrimenti la crisi potrebbe sfociare nel crollo del sistema finanziario mondiale.

Gli autori della lettera chiedevano di istituire un "super-ministero delle finanze unico" nella zona euro, destinato ad attrarre fondi ed a controllare i bilanci dei Paesi.
Ma proprio oggi il premier conservatore inglese Cameron, che di zona euro non ne vuole sentir nemmeno parlare, ha attaccato a Davos la Tobin tax, naturalmente reclamando scelte coraggiose e radicali che nessuno vede né dietro le spalle né all'orizzonte.

Torna all'archivio