[25/01/2012] News toscana

Il "trucco" che permette alle navi da crociera di passare nelle Amp (non ben regolamentate)

In molti, ed anche oggi il gruppo "Subito l'istituzione dell'Area Marina protetta dell'Arcipelago Toscano", nato su Facebook, protestano per il vero e proprio scandalo delle grandi navi da crociera che passano nelle aree marine protette, da Giannutri al Regno di Nettuno di Ischia.

La cosa, come prospettato nella stessa bozza di regolamento e nelle indicazioni del ministero dell'ambiente e dell'ex giunta comunale del Giglio è come ovvio, e come giustamente detto dal gruppo su Facebook, normata dal successivo regolamento delle Amp che avrebbe poi esplicitato il divieto ai mezzi di linea e di crociera entro certe distanze dalla costa.

Ma quel che rende possibile il passaggio non regolamentato nell'Amp a giganti del mare come quello della Costa Crociere è un "trucco" nominale: dal punto di vista del codice della navigazione la concordia non è una "nave da diporto", ma rientrerebbe nella categoria delle "unità navali adibite al traffico o al trasporto di passeggeri".

Per non far passare dalle aree B delle aree marine protette le grandi navi da crociera basta specificarlo nel regolamento dell'Amp, così come aveva intenzione di fare la passata giunta comunale dell'Isola del Giglio.

Comunque quel transatlantico non sarebbe dovuto andare a sbattere sulle Scole del Giglio non solo in base alle regole dell'Amp non istituita, ma perché non ci sarebbe mai dovuta passare anche secondo il codice della navigazione e le ordinanze delle Capitanerie di porto.

L'Amp, secondo il livello di elaborazione della bozza di regole ancora incompleta proposto dal ministero dell'ambiente nel 2008, avrebbe sicuramente rafforzato quei divieti (evidentemente scarsamente rispettati) con vincoli e confini definiti, impedendo che la pratica e la richiesta degli "inchini" avessero queste drammatiche conseguenze.

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