[24/01/2012] News

Emissione acustica delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto: arrivano i criteri per il controllo

Sono stati definiti i criteri per gli accertamenti di carattere tecnico sull'emissione acustica ambientale delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto. Li ha identificati il Ministero dell'ambiente con decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri.

Il decreto dunque, stabilisce i criteri per l'espletamento degli accertamenti di carattere tecnico nell'ambito del controllo sul mercato delle piattaforme aeree di accesso con motori a combustione interna; decespugliatori, montacarichi per materiali del cantiere; sega a nastro e circolare per cantieri; motosega a catena portatile; mezzi di compattazione; motocompressori; martelli demolitori, tenuti a mano; betoniere; argano per cantiere; pompe per cemento e intonacatrici; trasportatori a nastro; impianti frigoriferi montati su veicoli; apripista (dozer); perforatrici; dumper; attrezzature per il carico e lo scarico di autobotti e autosili; escavatori idraulici o a funi; terne; campane per la raccolta del vetro; moto livellatrici; tagliaerba/tagliabordi anche elettrici; tagliasiepi; spurgatubi ad alta pressione; idropulitrici; martelli demolitori idraulici; centraline idrauliche; tagliasfalto; compattatori di rifiuti, tipo a pala caricatrice con benna; tosaerba; soffiatori e aspiratori di fogliame; carrelli elevatori con carico a sbalzo; pale caricatrici; gru mobili e a torre; contenitori mobili per rifiuti; motozappe; vibro finitrici; apparecchiature di palificazione; posatubi; spartineve cingolati; gruppi elettrogeni; autospazzatrici; veicoli per la raccolta di rifiuti; frese da asfalto; scarificatori; trituratrici; frese da neve rotative; veicoli per l'aspirazione di reflui; scavatrincee; autobetoniere; motopompe; gruppi elettrogeni di saldatura.

Il controllo sul mercato consiste nel verificare che l'azienda responsabile dell'immissione in commercio delle macchine - che può essere la produttrice, la mandataria, o semplice la rivenditrice - abbia rispettato una serie di requisiti richiesti dalla normativa.

Le macchine e le attrezzature, infatti, possono essere immesse in commercio o messe in servizio a condizione che soddisfino i requisiti in materia di emissione acustica ambientale; siano state sottoposte alle procedure di valutazione della conformità e rechino la dichiarazione CE di conformità, nonché la marcatura CE e l'indicazione del livello di potenza sonora garantito.

Le macchine e le attrezzature non conformi possono essere presentate nell'ambito di fiere, esposizioni o dimostrazioni purché rechino l'indicazione, chiara e visibile, che non sono conformi ai predetti requisiti, che non possono essere immesse in commercio o messe in servizio fino a che non siano rese conformi agli stessi requisiti e che durante le dimostrazioni, siano adottate misure di sicurezza adeguate a garantire la protezione delle persone.

Il controllo sul mercato si effettua su macchine complete per l'uso previsto in ogni caso prima del primo utilizzo. E' svolto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che a tal fine si avvale dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare designa il responsabile del controllo sul mercato che predispone entro il 31 marzo un report su base annuale con i risultati dell'attività svolta e definisce gli obiettivi strategici per l'annualità successiva.

E' il decreto legislativo numero 262 del 2002 -"Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto" - che disciplina i valori di emissione acustica, le procedure di valutazione della conformità, la marcatura, la documentazione tecnica e la rilevazione dei dati sull'emissione sonora relativi alle macchine e alle attrezzature destinate a funzionare all'aperto. E lo fa con la finalità di tutelare sia la salute e il benessere delle persone che l'ambiente.

Il decreto non fa altro che attuare una direttiva europea del 2000 che ha come scopo quello di ravvicinare le legislazioni degli Stati membri in materia. In tal modo il legislatore europeo cerca, di contribuire al funzionamento omogeneo del mercato interno, tutelando al contempo la salute e il benessere delle persone.

Inoltre, attraverso la rilevazione dei dati sul rumore il legislatore europeo fornisce ai consumatori la possibilità di effettuare una informata del prodotto. E fornisce agli Stati membri e alla commissione europea la possibilità di valutare i nuovi progressi tecnologici sulla base dei quali pianificare eventuali futuri interventi legislativi.

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