[19/01/2012] News toscana

Qualità dell’aria, il Coordinamento dei comuni dell’area fiorentina: pochi passi avanti

38 superamenti del limite di 50 µg/m3 in almeno una delle centraline urbane fondo

Il Coordinamento dei comuni dell'agglomerato fiorentino per la Qualità dell'aria, presieduto dalla provincia e comprendente Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Bagno a Ripoli, Signa e Lastra a Signa, si è riunito per fare il bilancio sui dati inerenti il Pm10 rilevati nel 2011, che ha visto 38 superamenti del limite di 50 µg/m3 in almeno una delle centraline urbane fondo, collocate sul territorio di riferimento.

«La  valutazione che diamo è articolata- ha dichiarato l'assessore all'Ambiente della provincia di Firenze Renzo Crescioli - Se da un lato i superamenti sono stati superiori al numero di 35, previsto come soglia limite dalle normative comunitarie e nazionali, dall'altro il dato è migliore di quello del 2010, quando nelle stesse centraline si erano verificati 42 superamenti. Inoltre non si sono registrate le criticità esistenti in molte altre aree metropolitane». Siamo comunque andati sopra i limiti di legge e la stessa cosa avverrà probabilmente anche quest'anno (al 18 gennaio siamo già ad 8 superamenti alla stazione fondo di Scandicci). Positivo anche il giudizio sul meccanismo dei provvedimenti contingibili e urgenti adottato nel 2011, che ha garantito una facile e coordinata attuazione da parte dei comuni (in realtà non tutti convinti allo stesso modo sull'efficacia dei provvedimenti ndr) e maggior chiarezza nei confronti della cittadinanza. Il Coordinamento ha dunque deciso di confermare il meccanismo, salve alcune modifiche di dettaglio che verranno condivise e comunicate alla Regione, tra cui l'esenzione degli edifici con caldaie a condensazione 4 stelle, dalle limitazioni concernenti i riscaldamenti. Tutti gli enti hanno convenuto comunque che questo tipo di criticità relativa alla qualità dell'aria, si affronta in maniera risolutiva con provvedimenti strutturali. Da questo punto di vista non ci sono buone notizie. I Piani di azione comunale per la qualità dell'aria, cioè quei pacchetti di interventi, obbligatori da parte dei comuni dell'agglomerato, finalizzati all'abbattimento delle emissioni da traffico e riscaldamento in passato finanziati in buona parte con fondi regionali, per ora non sono sostenuti. Al momento la Regione prevede solo il finanziamento in conto capitale di progetti legati alla mobilità elettrica.

«Consideriamo troppo restrittiva questa scelta- ha aggiunto Crescioli- La mobilità elettrica rappresenta uno dei possibili interventi, ma non l'unico né necessariamente il più efficace. Inoltre, la scelta di finanziamenti solo in conto capitale rende impossibile per i comuni la strada degli incentivi. Confidiamo che l'assessore Bramerini voglia ascoltarci, anche in considerazione del fatto che l'agglomerato fiorentino rappresenta l'area più delicata per quanto riguarda la qualità dell'aria, con 8 comuni, oltre 600.000 abitanti a cui vanno aggiunte altre migliaia di city users». A questo proposito il Coordinamento dei comuni dell'area fiorentina ha concordato di indirizzare alla Regione Toscana una richiesta urgente di incontro politico per rappresentare la loro forte preoccupazione.

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