[17/01/2012] News toscana

Bidoni tossici di Gorgona: tranquillizzanti i primi risultati sulle acque della costa toscana

Dopo che il 17 dicembre 2011 l'eurocargo Venezia della Grimaldi Lines ha perso nel mare in tempesta al largo di Gorgona circa 200 bidoni contenenti sostanze tossiche, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha intensificato l'attività di monitoraggio delle acque marine con il suo battello oceanografico Poseidon. I risultati resi noti oggi dall'Arpat «Non indicano al momento particolari anomalie».

Le analisi non riguardano il luogo dell'incidente, il Banco di Santa Lucia, dove i bidoni potrebbero essere sul fondale nei due bilici che li trasportavano oppure essere disseminati su una vasta area, ma è stata effettuata «Presso le stazioni della rete di monitoraggio regionale delle acque marino costiere della Toscana - spiega l'Arpat - Le stazioni di monitoraggio si trovano in vicinanza della costa a circa 500-1000 metri dalla riva. I metalli tenuti sotto osservazione dopo l'affondamento dei bidoni contenenti catalizzatori industriali esausti sono: nichel, molibdeno, vanadio, cobalto e antimonio».

I punti di prelievo lungo la costa sono. Fiume Morto (Pisa); Antignano (Livorno); Marina di Carrara (Massa Carrara) Nettuno a Viareggio (Lucca);  

In una nota esplicativa Arpat sottolinea che «Cobalto e antimonio non sono rilevabili ai limiti di sensibilità del metodo (1 μg/L). Nelle acque marine i valori "normali" di questi metalli sono intorno a 0,5 μg/L. Le concentrazioni rilevate di nichel e vanadio sono in linea con le concentrazioni attese e coerenti con quanto rilevato da Arpat nel corso degli ultimi anni. Il molibdeno non era stato finora ricercato nelle acque marino-costiere, in quanto la normativa non prevede soglie e valori standard di qualità ambientale. Le concentrazioni rilevate nei vari punti sono coerenti fra loro e in linea con quanto atteso: i valori normali di molibdeno in acqua di mare sono dell'ordine dei 10 μg/L».

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