[11/01/2012] News toscana

Scolmatore d'Arno, riduzione del rischio idraulico: ci vorranno altre risorse per rispettare quanto previsto dalla pianificazione?

Compiuto un passo in avanti per la riduzione del rischio idraulico nel bacino dell'Arno ed in particolare per la città di Pisa e zone urbane limitrofe. E' stato infatti siglato un accordo tra Regione Toscana, Autorità di bacino dell'Arno, provincie di Livorno e di Pisa, comuni di Collesalvetti, Livorno e Pisa, Ente Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, Camere di Commercio di Livorno e Pisa, Autorità portuale di Livorno e dall'Interporto Amerigo Vespucci, su un progetto che riguarda lo Scolmatore d'Arno, proposto dalla provincia di Pisa (soggetto attuatore dell'intervento) e approvato l'ottobre scorso dal Comitato tecnico dell'Autorità di bacino del fiume Arno, che garantisce lo smaltimento di circa 900/1000 mc/sec rispetto agli attuali 500.

Si tratta di un intervento importante ma non risolutivo per quanto riguarda la riduzione del rischio idraulico, come sottolinea la stessa Autorità di bacino, che ritiene indispensabile una seconda urgente fase di intervento, al fine di portare la capacità dello scolmatore quantomeno a 1400 mc/sec, anche in considerazione del fatto che il Pai (Piano assetto idrogeologico) attuale, assume già come condizione esistente l'efficacia dello scolmatore a 1400 mc/sec.

«La sottoscrizione - di oggi è importante perché dopo 6 anni dall'Accordo del 2005 consente di dare l'avvio alla prima parte di un intervento strategico per il nostro bacino- ha dichiarato Gaia Checcucci Segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Arno- Considerato l'allungamento dei tempi originariamente immaginati per la realizzazione dell'opera e il nuovo cronoprogramma che prevede il collaudo dell'opera a metà del 2016, l'impegno che dovrà essere garantito da parte del soggetto realizzatore è quello di rispettare rigorosamente la tempistica. L'Autorità di bacino conferma la piena disponibilità a collaborare e fornire il proprio supporto come sin qui fatto, non rinunciando a quell'attività di impulso e vigilanza che l'Accordo del 2005 ci attribuisce, affinché si sostanzi nei fatti quella strategicità che tutti riconosciamo allo scolmatore» ha concluso Checcucci.

L'opera, infatti, non a caso fu inserita nell'Accordo di programma del 2005 sottoscritto dall'allora Ministro dell'Ambiente, dal Presidente della regione Toscana e dal segretario dell'Autorità di bacino dell'Arno con un immediato stanziamento da parte dello Stato di 22 Milioni di Euro. A seguito di tale Accordo furono poi sottoscritte le relative intese istituzionali attuative tra i soggetti competenti per definire lo sviluppo progettuale dell'opera di difesa idraulica e inserire ulteriori interventi funzionali alla navigabilità del canale.

Molto soddisfatto per l'accordo raggiunto è invece il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che fornisce dettagli su altri aspetti dell'intervento. «La firma di oggi pone le basi per realizzare un opera preziosa e importante per la nostra economia sia per la mole degli investimenti previsti, sia perché consentirà un migliore utilizzo del porto di Livorno. L'accordo prevede infatti il ripristino delle caratteristiche di funzionalità del Canale Scolmatore contribuendo a ridurre il rischio idraulico dei territori interessati, la rimozione della barra di foce attualmente presente sia la ripulitura dello Scolmatore a Livorno, dove è attualmente insabbiato, sia la costruzione di una foce armata che diminuirà il rischio di insabbiamento (dell'area portuale ndr)».

Secondo il nuovo progetto, condiviso dagli enti locali, il canale Scolmatore dovrà avere una profondità di partenza alla foce di -3.5 metri, per arrivare alla quota di fondo di - 2.5 metri all'Interporto Vespucci di Guasticce.

Quello sullo Scolmatore d'Arno sarà uno degli interventi più grandi, per dimensione economica ed effetti previsti, dell'intera legislatura regionale. Le risorse arriveranno principalmente dalla Regione Toscana, che metterà a disposizione 35 milioni (di cui 22 riconducibili all'accordo di programma tra Regione, Ministero dell'Ambiente ed Autorità di Bacino). Le province di Pisa e Livorno parteciperanno con 3 milioni ciascuna, i comuni e le Camere di Commercio di Pisa e Livorno con 1 milione e mezzo ciascuno, il comune di Collesalvetti con 100.000 euro, l'interporto Vespucci con 500.000 euro. Un altro importante contributo arriverà dall'Autorità Portuale di Livorno, che destinerà all'opera 4 milioni di euro.

Secondo il cronoprogramma allegato all'Accordo, nel 2012 e nel 2013 saranno portare a termine tutte le procedure di autorizzazione e progettazione preliminare ed esecutiva, i lavori inizieranno nel 2014 e proseguiranno per tutto il 2015. A metà 2016 ci sarà il collaudo dell'intera opera.

Il documento firmato oggi sostituisce un'intesa del 17 novembre 2009. La revisione del progetto e degli accordi istituzionali che lo sostenevano è stata necessaria anche a seguito dell'evoluzione degli atti di programmazione del Porto di Livorno, che hanno individuato come priorità la soluzione del problema dell'insabbiamento dell'area portuale, per consentire al principale porto della Toscana, infrastruttura di interesse anche nazionale ed internazionale, di migliorare la propria competitività.

Per il Comune di Livorno era presente l'assessore Bruno Picchi, che esprime la propria «soddisfazione per un accordo che porterà alla realizzazione di interventi non solo necessari, ma anche propedeutici a dare maggiore competitività al nostro scalo. Si tratta - dice Picchi - di interventi importanti sia ai fini della salvaguardia idraulica sia perché sarà eliminata la barriera che abbiamo di fronte alla foce dello Scolmatore, che è una delle cause dell'interramento del Porto».

L'accordo di oggi segue di poche settimane la firma della convenzione operativa per la realizzazione in Porto di opere ferroviarie di potenziamento dei raccordi ferroviari Livorno Pisa, finalizzate a creare un collegamento diretto tra la Darsena Toscana e l'Alta Velocità/Alta Capacità, attraverso la linea di Firenze. " Un altro accordo fondamentale - conclude l'assessore Picchi - che si inserisce all'interno di una prospettiva di crescita del Porto".

 

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