[11/01/2012] News toscana

Emergenza ungulati in Toscana: gli agricoltori potranno abbattere cinghiali se distruggono raccolti

La commissione agricoltura del Consiglio regionale della Toscana ha parzialmente accolto un'integrazione proposta dalla Coldiretti al il piano agricolo forestale (Praf) 2012-15, così «Gli agricoltori toscani, qualora le piantagioni ed i raccolti siano messi a rischio da un'eccessiva presenza di ungulati, potranno abbattere quest'ultimi, sempre che le autorità preposte, che prima devono essere chiamate ad intervenire, non vi avranno messo rimedio entro 48 ore dalla richiesta avanzata alla Provincia di appartenenza».

Però non tutti gli agricoltori potranno abbattere i cinghiali e gli altri ungulati: lo potranno fare solo gli iscritti in un apposito elenco che dovrà tenere ogni amministrazione provinciale.

L'integrazione è il frutto delle osservazioni recepite dalla commissione presieduta da Loris Rossetti, Pd, dopo le consultazioni con le organizzazioni di agricoltori e con i soggetti interessati alle politiche agricolo-forestali. A chiedere che gli agricoltori possano intervenire contro gli ungulati e in particolare possano abbattere i cinghiali che, in sovrannumero, risultano dannosi per raccolti ed aree coltivate è stata la Coldiretti.

Rossetti ha spiegato che la richiesta della maggiore associazione agricola italiana «E' stata accolta solo parzialmente. La Coldiretti, infatti, chiedeva che gli agricoltori potessero intervenire, tutti senza distinzione alcuna, entro 24 ore dalla richiesta d'intervento fatta alla Provincia di appartenenza. Invece la commissione ha optato per la possibilità che solo degli agricoltori abilitati, e non tutti, possano abbattere i cinghiali se questi stanno effettivamente distruggendo un'area coltivata, sempre comunque non prima di due giorni dalla richiesta di intervento formulata verso la Provincia e sempre che questa, nel frattempo, non abbia inviato personale addetto per l'abbattimento dei cinghiali».

La norma sarà inserita nel Praf con un emendamento. Rossetti ha specificato che «Per integrare il piano, non dovrà essere modificato il regolamento venatorio in vigore in Toscana».

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