[10/01/2012] News toscana

Fusti tossici a Gorgona: la Regione chiede l'intervento del Governo

Tutte le istituzioni, regionali e locali livornesi, riunite per informare la stampa sulla vicenda dei fusti contenenti materiali pericolosi finiti in mare vicino alla Gorgona, dalla nave cargo Venezia della Grimaldi Lines e non ancora recuperati, hanno voluto rassicurare i cittadini ma non sottovalutano i pericoli per l'ambiente e per l'uomo che eventuali ritardi o inadempienze potrebbero provocare.

«Non vogliamo suscitare nessun allarme, ma il problema deve diventare una questione nazionale- ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Nella foto)- E' fondamentale un rapido recupero dei contenitori (da parte della Grimaldi ndr), per evitare la fuoriuscita dei materiali. Benché debba registrare ritardi nella diffusione della notizie, le autorità competenti hanno fatto quello che si doveva fare, ma non si deve perdere altro tempo (il che presuppone che qualche lacuna ci sia stata ndr). Il governo si faccia carico in prima persona del caso, che è complesso e delicato, istituendo una commissione nazionale. Ieri ho parlato on il ministro dell'ambiente Corrado Clini, che ho trovato sensibile al problema, e oggi stesso è in corso una riunione tecnica. Ho invitato il ministro a venire in Toscana e seguire personalmente il caso».

Il presidente poi invia segnali a 360 gradi: «I responsabili li conosciamo, bisogna stargli con il fiato sul collo. La Capitaneria ha fatto quello che doveva fare, la Magistratura ha aperto una inchiesta. Non ci devono essere rimpalli di responsabilità, lentezze, incertezze, lungaggini, non si deve badare a spese, bisogna che il governo metta in campo tutti i suoi poteri, la sua forza e le tecniche disponibili, che ci sono. Noi non vogliamo che dopo il panettone di Natale passi anche l'uovo di Pasqua e ci si dimentichi tutto. Con queste cose non c'è da scherzare. Gli incidenti possono capitare - ha concluso il presidente - ma il modo per superarli è assicurare la massima trasparenza, la massima attenzione e rapidità di intervento».

L'iniziativa di Rossi è stata molto apprezzata dal presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà  mentre il sindaco della città labronica Alessandro Cosimi, si è soffermato sulla questione tempo: «il rischio aumenta se questi materiali restano tanto in mare. Il trasporto per mare è qualcosa in cui confidiamo per la tutela dell'ambiente, un fattore economico che deve essere compatibile con il rispetto dell'ambiente e della salute e guadagnarsi così la fiducia dei cittadini». L'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini conferma le notizie già diffuse sul contenuto dei fusti. «I fusti dispersi contengono due tipi di catalizzatori a base di nichel e molibdeno uno e cobalto e molibdeno l'altro, sotto forma di granuli che non sono solubili in acqua e questo è importante».

Poi insieme all'assessore alla salute Scaramuccia entra nei dettagli dei rischi che questo incidente può comportare: «i problemi che possono derivare dall'incidente sono legati ai rischi immediati di autocombustione, una volta che questo materiale venga esposto all'aria nel caso in cui arrivasse sugli arenili. Per quanto riguarda gli eventuali effetti sul pesce e dunque sulla catena alimentare, una contaminazione può avvenire solo da quei contenitori che eventualmente si fossero aperti durante la caduta in mare o al momento di un loro spiaggiamento su una scogliera. Ma, viste le condizioni del mare, è verosimile che il materiale eventualmente fuoriuscito sia stato fortemente diluito, il che rende minimo il rischio di una contaminazione significativa dei pesci e quindi la contaminazione della catena alimentare appare remota. In ogni caso- concludono i due assessori- Arpat e Servizi veterinari della Regione hanno attivato un monitoraggio indiretto dell'ambiente e un campionamento mirato delle specie marine che più direttamente potrebbero manifestare tracce di una eventuale contaminazione da metalli pesanti».

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