[05/01/2012] News

L'Ucraina farà un consorzio per affittare la rete di trasporto del gas e chiede alla Russia di pagare

Il parlamento ucraino dovrebbe presentare un progetto di legge per l'affitto della rete di trasporto del gas che comprenderà l'istituzione di un Consorzio. Lo ha annunciato oggi Mikhail Tchetchetov, del gruppo parlamentare del Partito delle regioni, la formazione filo-russa che ha vinto le elezioni nel 2011 e che si è trasformata nella nuova bestia nera di Mosca.

«La nostra proposta è ben conosciuta: è la creazione di un consorzio di trasporto del gas e, perché ioil governo possa farlo, il Parlamento deve dargli una legge che permetta di dare in affitto i gasdotti del Paese», ha detto Tchetchetov al quotidiano ucraino Segodnia.
Attualmente la legge ucraina vieta di vendere e dare in affitto la rete di trasporto del gas (russo). L'opposizione non intende sostenere il progetto.

L'Ucraina giudica "penalizzante" il prezzo del gas russo: secondo il presidente Viktor Ianukovich, non dovrebbe superare i 250 dollari per 1.000 m3, attualmente si avvicina a 400 dollari per 1.000 m3. Nel 2011, Kiev e Mosca non son o riuscite a venire a capo dei negoziati gasieri ed il prossimo round di questo tiro alla fune che rischia di trasformarsi in una Guerra del gas dovrebbe esserci il 15 gennaio.

Il 30 dicembre scorso, l'amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller, aveva informato il premier russo Vladimir Putin che il governo di Kiev aveva valutato in 20 miliardi di dollari il valore dei suoi gasdotti e che l'Ucraina aveva chiesto un ribasso annuo di 9 miliardi di dollari sul gas russo nel caso della creazione di consorzio con la Russia, cioè con la stessa Gazprom, gioiello della corona energetica dell'oligarchia putiniana.

Miller ha detto che «Si tratta di una somma sostanziosa, visto che la modernizzazione della rete ucraina necessiterebbe tra 2 ed 8 miliardi di euro di investimenti. Non è escluso che il prezzo dei gasdotti di trasporto, spesso qualificati in Ucraina come "ultima risorsa strategica" del Paese, cali sensibilmente nel 2012».

A dire il vero gli ucraini hanno già calato il prezzo: il 24 giugno l'ex primo ministro di Kiev, Yulia Timoshenko (ora in prigione per un'oscura vicenda legata proprio al gas russo) aveva detto che la rete del gas varrebbe addirittura 150 miliardi di dollari e il 27 settembre, mentre il governo reclamava la sua condanna, aveva detto che in realtà valeva «Più di 200 miliardi di euro", cioè 270 miliardi di dollari. Se fosse così, alla fine i russi, invece di farsi pagare il gas e di chiedere la restituzione dei debiti agli ucraini, dovrebbero pagare probabilmente qualcosa loro....

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