[04/01/2012] News

Evoluzione al lavoro: primo ibrido di squalo nelle acque dell'Australia. Verso una nuova specie in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici?

I ricercatori australiani dalle università James Cook e del Queensland hanno annunciato di aver scoperto il primo ibrido di squalo a al mondo nelle acque dell'Australia e dicono che questa è una potenziale prova che anche questi antichissimi grandi predatori marini possano adattarsi a cambiamenti climatici.

L'ibrido è il frutto dell'accoppiamento tra squali pinna nera australiani (Carcharhinus tilstoni) e i pinna nera comuni (Carcharhinus melanopterus). «Si tratta di una scoperta senza precedenti, con implicazioni per l'intero mondo degli squali - ha detto Jess Morgan, un ricercatore dell'uiniversità di Queensland - E' davvero sorprendente, perché nessuno aveva mai visto prima ibridi di squalo, questo non è un evento comune nemmeno con uno sforzo d'immaginazione. Questa è l'evoluzione in atto».

Colin Simpfendorfer, della James Cook University, ha spiegato che «Gli studi iniziali suggeriscono che la specie ibrida sia relativamente robusta, con un numero di nascite di individui scoperte che sono in tutto 57 esemplari».

L'eccezionale scoperta è avvenuta durante i lavori di catalogazione della fauna della costa orientale dell'Australia, 1.200 miglia tra il New South Wales e il Queensland, Morgan si è imbattuto in test genetici che dimostravano che alcuni squali che appartenevano ad una specie fisicamente sembrava essere dell'altra specie.

Lo squalo pinna nera australiano è leggermente più piccolo rispetto al pinna nera comune e può vivere solo nelle acque tropicali, ma la prole ibrida è stata trovata a 2.000 chilometri più giù in mari più freschi. Secondo gli scienziati questo significa che lo squalo pinna nera australiano si starebbe adattando per garantire la sua sopravvivenza mentre le temperature dell'oceano cambiano a causa del global warming.

«Se si ibrida con la specie più comune, può effettivamente spostare il suo areale più a sud, nelle acque più fredde, quindi l'effetto di questa ibridazione è l'espansione del suo range - sottolinea Morgan - Il che permette ad una specie limitata ai tropici di trasferirsi in acque temperate». Gli ibridi di solito sono sterili, ma in questo caso i nuovi "squali possono riprodursi tra di loro ed anche con le altre due specie.

Il team dei ricercatori sta indagando sul global warming e la pesca come possibili "inneschi" di questa ibridazione e effettuerà ulteriori mappatura genetiche per verificare se si trattava di un vecchio processo appena scoperto o di un fenomeno più recente.

Simpfendorfer spiega le possibili ricadute della scoperta: «Se l'ibrido risulterà essere più forte la sua specie genitrice, letteralmente la sopravvivenza del più forte, potrebbe eventualmente sopravvivere ai suoi predecessori delle cosiddette razze pure. Non sappiamo se questo sia il caso, ma di certo, ora che possiamo vedere la roadmap genetica che abbiamo realizzato da questi animali, sappiamo che sono "sostenibili", si riproducono e che ci sono più generazioni di ibridi. Certamente sembra che siano esemplari abbastanza in forma».

Gli ibridi sarebbero già straordinariamente abbondanti in 5 zone, rappresentando in alcune aree fino al 20% delle popolazioni di squali pinna nera e Morgan è convinto che questo non avvenga a scapito di una singola specie dei due squali pinna nera, «Aggiungendo altro mistero».

Simpfendorfer evidenzia che lo studio, pubblicato su Conservazione Genetics, «Potrebbe sfidare le idee tradizionali su i come gli squali abbiano continuano ad evolversi. Avevamo pensato di aver capito come le specie di squali si fossero separate, ma quel che questo ci dice è che in realtà probabilmente non capiamo fino in fondo i meccanismi che mantengono specie di squali separate. E infatti, questo può accadere in più specie di queste due».

Alla domanda se ci sia il rischio della comparsa di un "mega-squalo" Simpfendorfer ha risposto: «Non credo che ci sia un qualche problema di questo tipo, entrambe le specie non sono considerate un pericolo per gli esseri umani. Datio che mantengono lo stesso tipo di morfologia di uno o dell'altro dei genitori, non dovremmo vedere alcun tipo di cambiamento percepibile là fuori nell'oceano»

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